Massimiliano Fedriga è sotto scorta. Da lunedì scorso il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia viene accompagnato ovunque da due agenti ogni volta che esce di casa. Il motivo della protezione armata decisa per tutelare il governatore leghista sono le ripetute minacce dei no vax di cui Fedriga è stato oggetto negli ultimi mesi. “Purtroppo è così ma spero, soprattutto per la mia famiglia, che questa situazione possa risolversi nel minor tempo possibile”, dichiara il protagonista della vicenda.
A pesare sulla scelta di assegnargli una scorta sono le centinaia di messaggi e lettere minatorie nei suoi confronti per le sue posizioni intransigenti in difesa del vaccino e del green pass. A preoccupare è anche la scritta ‘A morte Fedriga’, apparsa alcuni giorni fa su un muro del paese di Osoppo, in provincia di Udine. “In questo momento di difficoltà – scrive sui social il primo cittadino di Osoppo Luigino Buttoni – le persone dovrebbero pensare a unire, risolvere e trovare soluzioni. Invece, esplode sempre di più l’odio ingiustificato e ingiustificabile e questo non è tollerabile nella forma più assoluta. Il Comune di Osoppo sporgerà denuncia per questi imbrattamenti ingiuriosi e minacciosi”.
Nella serata di domenica 5 dicembre, ospite di Che tempo che fa su Rai Tre, Fedriga ha ribadito che la vaccinazione obbligatoria “è problematica. L’Italia si è mossa in modo intelligente e con dovuto anticipo con il super green pass, è la strada più lungimirante”. E sul vaccino ai bambini dai 5 agli 11 ha aggiunto: “Lo farò a mio figlio, ovviamente mi confronterò con il pediatra, è quello che consiglio di fare a tutti. Mio figlio è anche un po’ asmatico e non voglio rischiare. Qualcuno ha paura di fare il vaccino ai bambini, io ho più paura che contragga il Covid”.
Dopo la notizia della scorta assegnatagli, all’indirizzo di Fedriga sono giunti i messaggi di sostegno di molti esponenti politici. “Le minacce dei no-vax non lo fermeranno. – dichiara ad esempio la ministra di Forza Italia Mara Carfagna – Non scalfiranno il suo lavoro come presidente del Friuli Venezia Giulia. Ma neanche il suo impegno e il suo sostegno alla campagna vaccinale, unica via per portare l’Italia fuori dalla pandemia”.
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