Massimo Cacciari non finisce di essere al centro dell’attenzione mediatica. Stavolta è la trasmissione di La7 Piazzapulita a raggiungere il filosofo per un’intervista, poi mandata in onda da Corrado Formigli durante la puntata del 9 dicembre. Un Cacciari stavolta più tranquillo e rilassato del solito spiega punto per punto i motivi della sua opposizione al green pass. Poi, però, stupisce il suo intervistatore quando, a precisa domanda, risponde che non sa ancora se farà la terza dose di vaccino.
“È folle pensare che adesso la diffusione del virus dipenda dal 10% di non vaccinati. Tra cui in grande maggioranza persone che non rischiano niente”, dichiara Cacciari durante l’intervista. “Lei la terza dose l’ha fatta o la farà?”, gli domanda il cronista a bruciapelo. “Non lo so, vedrò. – questa la sua sorprendente risposta – Sarei dell’avviso allora, basta ipocrisie, obbligo. Facciano l’obbligo. Però quando lo Stato obbliga se ne assume anche la responsabilità. Dopodiché sarà più facile anche il ricorso alla Corte Costituzionale, alla prima contestazione in sede giudiziaria”.
“Facciano. Perché non lo fanno? Facciano. Io l’ho sempre detto, fatelo. Perché non lo fate?”, aggiunge Cacciari con tono di sfida verso il governo. La risposta a questa domanda la dà lui stesso. “È semplicissimo perché non lo fanno, per non correre rischi”, puntualizza. Il giornalista gli chiede se, secondo lui, sia in atto una censura sui casi avversi da vaccino. “Certo, certo – risponde secco il filosofo – Come su tante altre cose. Come su tutti gli scienziati che lei dice che non sono scienziati che non vengono ascoltati dai media. È talmente evidente. Come si fa a negarlo? Chiedete un’opinione soltanto a me perché si vede che fate audience”.
L’inviato di Piazzapulita gli contesta il fatto che la comunità scientifica sembra tutta d’accordo su alcuni temi come l’importanza dei vaccini e la necessità di vaccinare anche i bambini “per proteggerli”. Ma Cacciari non sembra affatto d’accordo. “Ci sono addirittura dei pediatri che hanno detto che (vaccinare i bambini) è criminale. Anche se non sono d’accordo con loro”, replica. Ne nasce una piccola polemica su medici come Robert Malone e Luc Montagnier, criticati da buona parte della comunità scientifica, ma difesi dal filosofo. “Non c’è nessun complotto. Ma è normale che in una situazione di emergenza emergano tendenze dogmatiche. I fatti non esistono. Non c’è nessun fatto senza interpretazione”, conclude Cacciari.
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