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Giletti accusa Speranza: “Errori clamorosi in conferenza stampa”

Massimo Giletti non fa sconti a Roberto Speranza. Durante l’ultima puntata di Non è l’Arena, il conduttore punta il dito contro il ministro della Salute. La colpa di Speranza è quella di aver commesso “errori clamorosi” durante l’ultima conferenza stampa del 10 gennaio, esponendo il premier Mario Draghi ad una figuraccia. Sotto accusa ci sono le slide sul Covid mostrate ai giornalisti.

Massimo Giletti contro Roberto Speranza

“Questa slide del ministro Speranza sarà stata corretta? Qualche dubbio viene tolto da un’altra slide che cinque giorni più tardi viene preparata dall’Istituto superiore di sanità. Perché sono obbligati a farla”, commenta Giletti che poi le mostra entrambe sul grande schermo dello studio di Non è l’Arena. La prima è quella presentata dal ministro durante la conferenza stampa del 10 gennaio scorso, “con al fianco Draghi”, chiosa il conduttore. “Quando si espone il premier, quando ti esponi Speranza, a fianco c’era Draghi, bisogna essere molto attenti sulle cose che si fanno”, bacchetta il ministro.

Giletti mostra le due slide una accanto all’altra. “All’Iss si sono accorti che qualcosa non era andato per il verso giusto”, afferma. Il conduttore spiega allora nel dettaglio tutte le incongruenze riscontrate. Per prima cosa, l’ormai famoso omino rosso che rappresenta i ricoveri dei no vax in terapia intensiva era stato disegnato addirittura troppo piccolo rispetto invece al rapporto con i dati reali. “Ma il punto è che il ministro Speranza il 10 gennaio fa la conferenza stampa prendendo dei dati del 12 novembre fino al 12 dicembre. Quindi sono dati un po’ andati”, attacca Giletti.

“Questo fa sì che l’Iss sia più presente e pubblichi i dati fino al 26 dicembre. Non erano aggiornati, erano troppo vecchi. Questo ha comportato che ci sono degli errori clamorosi. – affonda il colpo Massimo Giletti – Per esempio Speranza in conferenza stampa il 10 gennaio dice che i non vaccinati sono 6 milioni e 600mila. Ma il 15 gennaio i non vaccinati diventano 6 milioni e 800mila. Ma come è possibile, 200mila in più? Un altro dato strano è quello dei booster che diminuiscono. Allora mi chiedo: quando Speranza va da Fazio si faccia fare la domanda se vi parlate tra l’Iss e il ministero della Salute. Incredibile che i suoi uomini abbiano esposto Draghi a una figura di questo tipo”, conclude.

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