Oggi, 2 giugno, in Italia si celebra la Festa della Repubblica. E, come ogni anno, non potevano certo mancare i messaggi del presidente della Repubblica agli italiani. Quest’anno, nelle parole di Sergio Mattarella, non potevano che risuonare i riflessi della guerra che si sta combattendo in Ucraina. E Mattarella si rivolge alla comunità internazionale per spiegare che questa emergenza non finirà finché la Russia di Vladimir Putin non si ritirerà.
“L’Italia e tutta la comunità internazionale hanno un ruolo centrale nel favorire il dialogo. – comincia così il messaggio di Mattarella al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone – Dobbiamo farlo uniti, insieme. La nostra esperienza ci ha mostrato come si possa costruire una convivenza stabile e duratura, anche all’indomani di conflitti sanguinosi. La Repubblica è impegnata a costruire condizioni di pace e le sue Forze Armate, sulla base dei mandati affidati da Governo e Parlamento, concorrono a questo compito”.
“Il nostro contributo, e in esso delle Forze Armate, alla causa della pace e della cooperazione internazionale si è caratterizzato con l’adesione al Trattato del Nord-Atlantico sottoscritto fra Paesi amanti della libertà. – prosegue il presidente – Con la costruzione graduale e crescente della unità europea, con la partecipazione all’Onu e alle sue iniziative. Fu possibile realizzare un clima di crescente fiducia che, diminuendo le tensioni, consentiva di ridurre ragioni e clima di un confronto talvolta ai limiti del contrasto, senza tuttavia mai oltrepassare quelli che conducono al conflitto”.
Poi, durante il successivo discorso al corpo diplomatico accreditato in Italia riunito al Quirinale, Mattarella è tornato a parlare della guerra in Ucraina. Ma non senza prima aver compiuto il gesto simbolico di non invitare alla cerimonia i rappresentanti di Russia e Bielorussia Serghey Razov, e Vladimir Vasilkov. “È giunta l’ora di trovare coraggio e lucidità e di superare gli egoismi. E l’Italia sta facendo responsabilmente la sua parte per trovare una soluzione diplomatica che non può prescindere dal ritiro della Russia. L’Italia è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina”, dichiara Sergio Mattarella.
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