“Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultima scelta” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nelle dichiarazioni rese dal Quirinale dopo aver firmato il decreto di scioglimento delle Camere.
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Dopo aver preso atto delle dimissioni irrevocabili del presidente del Consiglio in carica, Mario Draghi, e avere incontrato come da prassi, la presidente del Senato, Casellati, e il presidente della Camera, Fico, l’annuncio con il tono stentoreo e quasi da rimprovero che gli italiani hanno cominciato a riconoscere dalla sua seconda elezione in poi.
La breve dichiarazione del presidente è un elenco concreto e fattuale dei molti dossier estremamente delicati che sono sul campo e che andranno affrontati quanto prima, in attesa della firma del decreto degli adempimenti in discussione in queste ore in Parlamento, fino alle elezioni che dovranno tenersi entro i settanta giorni previsti dalla Costituzione e non oltre. La data favorita sembra è quasi sicuramente quella del 25 settembre.