Mattarella non si fa mettere i piedi in testa e, con garbo e fermezza, sfida Trump. La tensione è salita ad alti livelli durante la discussione tra i due presidenti sul tema dei dazi Usa sui prodotti italiani. Dopo che Trump aveva ribadito le ragioni del provvedimento contro le merci europee – imposto dopo la decisione Wto sugli aiuti Ue all’Airbus – il presidente Mattarella ha chiesto la parola, interrompendo così un comizio di mezz’ora, e ha invocato “un metodo collaborativo”, “nello spirito transatlantico” che eviti “uno scambio di provvedimenti ritorsivi” quando, tra qualche mese, verranno in discussione i finanziamenti americani a Boeing.
Mattarella ha auspicato un punto d’incontro nell’interesse di tutti, che “tanto vale perseguirlo subito”. Ma Trump non sembra dello stesso avviso. Infatti ha risposto risoluto che l’Europa è stata scorretta con Airbus e che i dazi non sono alcuna ritorsione. “Adesso pari siamo”. E ha strizzato l’occhio a un giornalista americano.
Poco dopo Trump ha spiegato che “noi americani non possiamo perdere questa guerra dei dazi per squilibrio commerciale”. Il presidente Usa nella conferenza stampa ha anche attaccato sui contributi italiani alla Nato: “L’Italia – dice – paga solo l’1 per cento invece del 2 per cento. Spero che aumenti le spese militari”. E ha anche detto con soddisfazione che l’Italia ha acquistato 90 F35 e che il programma procede molto bene. E anche addolcito i toni sui dazi, spiegando: “Non vogliamo essere duri con l’Italia, vedremo di affrontare l’argomento”.
In precedenza aveva detto che Washington prenderà in considerazione le lamentele italiane sui dazi. Mattarella risponde che “l’Italia Intende difendere l’ordine internazionale basato su regole certe, con l’Onu al centro, e un sistema commerciale libero e aperto basato sui principi del Wto”. E sui dazi replica che “l’imposizione è controproducente per entrambe le economie”.
Il capo dello Stato parla anche degli F35: ricorda che “i nostri sei F35 stanno pattugliando i cieli dell’Islanda per assicurare sicurezza e pace”. E sul contributo economico alla Nato fa notare che “che la Nato rappresenta una comunità di valori in cui l’Italia si riconosce e a cui partecipa. Contribuiamo in maniera intensa e con efficacia alle operazioni Nato coadiuvando l’impegno dell’Alleanza. Siamo il quinto contributore Nato e il secondo in termini di forze e di militari”.
Poi Trump si è addentrato anche nello spinoso caso del Russiagate: “Si è cercato di nascondere ciò che è stato fatto in alcuni Paesi e uno di questi potrebbe essere l’Italia”. Aggiunge: “So che c’è stata corruzione, che potrebbe arrivare fino al presidente Obama. Io penso che sia stato così. Presto verrà pubblicato un rapporto”, ha annunciato Trump.
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