Alle 4:29 del mattino, all’interno della stazione di polizia di North Miami, negli Stati Uniti, si verifica un episodio di estrema violenza su un cittadino italiano. Matteo Falcinelli, uno studente di 25 anni originario di Spoleto, viene brutalmente immobilizzato con la tecnica dell’Hogtie restraint, nonostante fosse già ammanettato.
Gli agenti di polizia, descritti come energumeni, applicano una cinghia che collega i piedi di Falcinelli alle manette dietro la schiena, tirando ripetutamente. Il giovane, immobilizzato e scalzo, emette urla strazianti, supplicando per il dolore. Dopo averlo lasciato in questa condizione per oltre 13 minuti, gli agenti si allontanano dalla stanza.
Questo drammatico evento fa seguito a un altrettanto violento arresto avvenuto poco prima in strada, dove Falcinelli era stato gettato a terra faccia contro l’asfalto, con un ginocchio dell’agente premuto sul suo collo. Il Quotidiano nazionale ha reso nota questa storia, sottolineando la gravità delle immagini catturate dalle bodycam degli agenti.
Falcinelli, che studiava alla Florida International University, era stato arrestato a febbraio e successivamente coinvolto in un processo. Solo il 12 aprile, il suo avvocato americano è riuscito ad ottenere i filmati incriminanti dalla procura. Questo ha portato all’ammissione di Falcinelli al Pre-trial intervention, un programma rieducativo che prevede la caduta delle accuse contro di lui.
La drammatica testimonianza della mamma
“È stato torturato: basta vedere i video per capire. – denuncia intanto la mamma di Matteo Falcinelli, Valsta Studenikova, originaria della Slovacchia ma cittadina italiana – Quello che ha subito mio figlio non dovrà succedere mai più. A Matteo, solare e pieno di vita, hanno tolto il sorriso e distrutto i sogni portandolo addirittura a tentare di togliersi la vita”.
Come è avvenuto l’arresto di Matteo Falcinelli
L’incidente iniziale risale alla notte tra il 24 e il 25 febbraio, quando Falcinelli fu fermato in un locale da agenti fuori servizio. Dopo un malinteso e un alterco con il buttafuori, si trovò faccia a faccia con una pattuglia di polizia esterna. Ciò che per lui era una semplice richiesta di chiarimenti si trasformò in un arresto violento.
La sua detenzione ebbe conseguenze severe, tanto che, una volta rilasciato dietro pagamento di cauzione, dovette essere ricoverato per le ferite riportate e successivamente in un reparto psichiatrico a causa di un tentativo di suicidio. La famiglia di Falcinelli, dopo aver temuto per lungo tempo ritorsioni, ha deciso di denunciare pubblicamente quanto accaduto, con la madre pronta a prendere misure drastiche per ottenere giustizia.
L’intera vicenda solleva importanti questioni su come vengono trattati i cittadini stranieri e gli studenti internazionali, sottolineando la necessità di garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti umani in ogni circostanza.