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Matteo Messina Denaro, la provocazione di Feltri: “Ci voleva la Meloni”

Era logico che la notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di latitanza dovesse provocare una serie infinita di reazioni da parte di membri delle istituzioni, giornalisti o semplici cittadini. Anche Twitter non si è sottratto a questa processione di messaggi. Tra quelli di personaggi noti che più stanno facendo discutere ci sono quelli postati dal comico Luca Bizzarri, dallo scrittore Roberto Saviano e dal giornalista Vittorio Feltri, candidato alle prossime Regionali in Lombardia con il partito di Giorgia Meloni. Ed è proprio il tweet di Feltri sull’arresto di Messina Denaro a far esplodere la polemica social.

La provocazione di Feltri su Matteo Messina Denaro

“Finalmente hanno catturato dopo anni il mafioso Messina Denaro. Ci voleva la Meloni per togliere ogni protezione all’ex inafferrabile criminale”. È questo il cinguettio provocatorio pubblicato da Vittorio Feltri che tanto sta facendo discutere i social. Secondo il giornalista, infatti, l’arresto di Matteo Messina Denaro sarebbe merito dell’arrivo della Meloni a Palazzo Chigi.

“Ma per favore. C’è un limite pure a fare il cortigiano di regime. Cosa c’entra un governo di due mesi col lavoro di anni di magistratura e forze dell’ordine. Nulla. Semplicemente”, commenta stizzita l’avvocato Antonella Soldo. “Ci hanno messo 30 per arrestare un criminale e lo hanno preso perché malato di cancro ricoverato in clinica. Ridicolo”, questa la replica di Vittorio Feltri. “L’attuale governo raccoglie quello che è stato seminato precedentemente. Mi spiace constatare come il giornalista che ho apprezzato in passato (come direttore de L’Indipendente) sia ormai irreversibilmente degenerato”, si rammarica un altro utente.

“La Meloni non ha fatto un ca**o. Anche quelli di destra le sono contro. I sondaggi che la danno in crescita non sono attendibili. Fieri di aver catturato il boss dopo 30 anni. Ma non vi spuntate in faccia, ancora?”, lo attacca un altro. “Tu sei fuori di testa. – sbotta un altro contro Vittorio Feltri – È un vanto aver catturato un ottantenne malato di cancro, che invece si è fatto catturare e vivrà in carcere servito e riverito anche con le tasse che paghi tu. Lo Stato sapeva. È stato il boss a farsi prendere. Alla Cupola il nuovo capo c’è già. Boccalone”.

“Le solite stupidaggini. Né la Meloni, e neanche Piantedosi hanno nulla a vedere con l’arresto, chiunque dotato di almeno mezzo neurone lo capisce. In ogni caso il boss è stato preso perché scaricato dall’onorata società, se no potevamo aspettare altri 30 anni minimo”, ci mette il carico un altro. “La più grande caxxata mai scritta in poche righe”, riassume la questione un’altra. “Ah si, lo ha arrestato la Meloni? Pensavo fossero stati i magistrati che seguono le indagini da anni in collaborazione con i nuclei speciali antimafia. Sei un buffone pagliaccio”, ecco altri improperi contro Vittorio Feltri. Ma le risposte dello stesso tono sono innumerevoli.

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