L’aumento dei contagi da Covid in Italia spaventa soprattutto i governatori regionali che, attraverso la Conferenza delle Regioni, hanno chiesto ufficialmente al governo Draghi di introdurre nuove restrizioni. Come ad esempio il ‘lockdown’ previsto solo per le persone non vaccinate. Cioè un doppio green pass: uno riservato solo a vaccinati e guariti, l’altro ai No vax. Una proposta che, in realtà, non trova concordi tutti i governatori, come ad esempio quello delle Marche Francesco Acquaroli. Ma anche la politica nazionale è divisa. Il governo Draghi non ha ancora ufficializzato la sua posizione in merito. Mentre Matteo Salvini, ospite di Porta a Porta, si dice nettamente contrario.
Alla richiesta avanzata dalla Conferenza delle Regioni risponde il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini. “Il governo è ovviamente disponibile a mettere in agenda a breve un tavolo di confronto”, fa sapere la berlusconiana. Anche se Palazzo Chigi non prevede nessuna ulteriore stretta al momento.
Anche il ministro degli Esteri in quota M5S, Luigi Di Maio, conferma che il lockdown per i non vaccinati “non è oggetto di decisione. Ci sono governatori che l’hanno proposto, ma lo schema di lavoro è che deve essere la comunità scientifica a dirci cosa fare. Bisogna andare avanti con le vaccinazioni. Il tema non è neanche l’obbligo di vaccini, il tema è la terza dose”.
Ancora più netto si mostra Salvini. Ospite di Bruno Vespa, il leader leghista dichiara che “bisogna evitare le chiusure per tutti. Dobbiamo unire, e pacificare, non isolare e discriminare”. L’ex ministro dell’Interno specifica anche che, secondo lui, “il tampone è il mezzo più sicuro. È più sicuro un non vaccinato che ha il test negativo, che un vaccinato senza tampone”. Inoltre, secondo Salvini “ha ragione Draghi: la questione non è all’ordine del giorno. Non siamo come la Germania perché abbiamo quasi il 90% di copertura di prime dosi”.
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