Matteo Salvini respinge senza esitazioni i retroscena giornalistici che parlano di un intervento di Mosca nella crisi del governo italiano guidato da Mario Draghi. Il leader della Lega è infuriato dopo aver letto l’articolo di Jacopo Iacoboni su La Stampa, dove si parla dei rapporti tra un funzionario dell’ambasciata russa a Roma con il referente di Salvini per i rapporti internazionali, Antonio Capuano. “Il diplomatico, facendo trasparire il possibile interesse russo a destabilizzare gli equilibri del governo italiano con questa operazione, avrebbe chiesto se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni del governo”, scrive Jacoboni.
“Ombre russe dietro la crisi di governo? Fesserie, sono fesserie. – così Salvini respinge le illazioni sui suoi presunti rapporti con Mosca – Io ho lavorato e lavoro per la pace, contro una guerra che sta provocando morti e problemi economici per tutti. La politica internazionale prescinde dai governi. Noi siamo europeisti e atlantisti ma questo non significa non voler buoni rapporti con Putin. La guerra prima o poi finirà e chi ha sbagliato pagherà”.
Parlando dell’accordo appena raggiunto nel centrodestra su divisione dei collegi e premiership, Salvini spiega che “è passata la linea del buonsenso, in tre ore abbiamo raggiunto un accordo su tutto. La linea Meloni? Non è linea Meloni, né linea Salvini, né Berlusconi: chi prende un voto in più avrà onore e onori, si chiama democrazia. Mentre nel centrosinistra – attacca – non si è capito ancora nulla, noi siamo già al programma”.
“Contrario a Meloni premier? E perché dovrei? – prosegue il leader leghista – È giusto lasciare la scelta italiani e non alle logiche di partiti, ma non c’è nessuna vittoria scontata”. Salvini non esclude comunque un premier diverso dai tre leader di centrodestra in caso di vittoria: “È il presidente della Repubblica che affida il mandato, lo dice la Costituzione, ma quello che decideranno gli italiani è sacro”, conclude.
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