Un premio a chi paga le tasse regolarmente? È questo l’annuncio fatto dal viceministro all’Economia Maurizio Leo nel corso di un’intervista al quotidiano Il Messaggero. Leo in pratica annuncia l’introduzione di una sorta di pagella sulle tasse pagate dai cittadini italiani. E prevede di elargire anche un bonus per chi è in regola con i pagamenti. Ma ecco nel dettaglio le dichiarazioni del viceministro del governo Meloni.
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Maurizio Leo: “Premio per chi paga le tasse”
“Si dovrà abbassare l’aliquota Ires, perché alcuni crediti di imposta e agevolazioni non saranno più compatibili. – così al Messaggero il viceministro Maurizio Leo sul premio previsto per chi paga le tasse – Ma noi faremo di più: avremo una nuova Ires, con base imponibile più ampia modulata su due aliquote, con l’intento di far pagare meno chi più assume e investe. Il reddito -sarà tassato con un’aliquota base inferiore al 24% attuale. Vedremo quale sarà il livello. E con un’aliquota agevolata se una parte del reddito verrà investita, in nuove assunzioni o beni strumentali innovativi. E se non ci sarà distribuzione di utili”.
Il viceministro Maurizio Leo parla poi della cooperative compliance. “Partiamo dai soggetti più piccoli, fino a cinque milioni di ricavi/compensi, ai quali si applicano gli Isa, gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale che, appunto, attribuiscono ai contribuenti un voto. – spiega – Immaginiamo che uno di questi soggetti abbia un buon voto Isa, pari a 8. L’amministrazione gli potrà proporre un patto un’adesione 4.0, potremmo dire, che dovrà durare almeno un biennio. In modo che egli abbia la certezza della stabilità del suo rapporto con il fisco. Invece, un soggetto con voto Isa basso, diciamo 3, l’amministrazione potrà proporre anche a questo contribuente un’adesione 4.0. In modo che il suo voto Isa arrivi a un livello accettabile. Ebbene, se questo soggetto accetta di pagare più di quanto pagava prima, anche lui riceverà in cambio semplificazioni, certezze e altre misure premiali”. Ecco il già citato premio per chi paga le tasse.
Per Maurizio Leo, inoltre, “tra le debolezze del Sistema Italia c’è sicuramente la scarsa attrattività per gli investimenti esteri e non c’è dubbio che il regime fiscale rappresenti uno degli ostacoli maggiori, ancorché non l’unico. La legge delega di riforma, che il Parlamento si appresta a esaminare, si pone, tra gli altri, l’obiettivo di rimediare a questo limite. Bisogna ovviamente ridurre il carico tributario, rispettando le compatibilità finanziarie. Ma bisogna anche semplificare il sistema e dare certezze a chi guarda con interesse al nostro Paese”.
Infine, per quanto riguarda il meccanismo di concordato preventivo biennale e il rapporto tra fisco e contribuente”, il viceministro assicura che “stiamo pensando a un sistema più articolato, che va nella direzione di cambiare verso alla fiscalità del nostro Paese. Chi dice che le norme fiscali sono un regalo agli evasori o è in malafede o non conosce le norme del diritto penale tributario”, conclude prospettando buoni risultati per il premio a chi paga le tasse.
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