Giorgia Meloni detta la linea al governo giallorosso. Precisando che il suo partito non “voterà nulla a scatola chiusa” e spiegando, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, la sua posizione sul Recovery Fund e sul nuovo scostamento di bilancio di 25 miliardi di euro chiesto dal governo Conte, che andrà in Parlamento nei prossimi giorni e per il quale le opposizioni sembrano al momento orientate al voto contrario.
Meloni ha spiegato che nonostante abbia sostenuto il governo nelle trattative in Europa, “in nome dell’Italia”, l’accordo sul Recovery Fund non le piace, “comporta rischi enormi: sui tempi, sull’entità dei finanziamenti, sulla condizionalità. Abbiamo già votato due volte per uno scostamento complessivo di 80 miliardi, senza essere consultati e con le nostre proposte buttate nel cestino. Abbiamo visto sprechi di denaro per bonus ai monopattini e spese del tutto improduttive. Adesso basta. Poniamo condizioni”.
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La leader di Fratelli d’Italia ha anticipato che il centrodestra presenterà una serie di proposte condivise incentrate sul tema del lavoro e delle tasse. “Quando finirà la cassa integrazione, che anche noi finora abbiamo sostenuto, rischiamo un’ecatombe occupazionale. Per questo la nostra proposta è concedere una premialità agli imprenditori che, pur potendo usufruire della Cig, non lo fanno: lo Stato riconosca il sacrificio, riconoscendo una riduzione del carico fiscale e contributivo pari all’80% di quanto sarebbe costata alle casse pubbliche la Cig di quella azienda”.
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In merito alla proposta di una commissione bicamerale che lavori al piano sul Recovery Fund, la leader di Fdi ha detto che “noi siamo sempre stati disponibili a collaborare, ma è stato inutile. A far fare le passerelle a Conte non siamo più disponibili. Se la commissione fosse paritetica, o fosse presieduta dall’opposizione, sarebbe un segnale che non c’è volontà di procedere a colpi di maggioranza, uno strumento serio. Altrimenti temo sarebbe inutile”.
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