“Così non si può andare avanti, il centrodestra non può avere tre posizioni differenti”. Con questa linea Giorgia Meloni si prepara ad affrontare faccia a faccia gli alleati dopo il pessimo risultato delle ultime elezioni amministrative, con i ballottaggi che hanno sostanzialmente confermato la debacle già evidente al primo turno. Una difesa, più che una lettura. Perché per molti la principale responsabile del flop è proprio lei, la leader di Fratelli d’Italia.
“Abbiamo perso e ne siamo consapevoli” ha detto Meloni a spoglio quasi concluso, con le cinque principali città italiane al voto tutte ormai solidamente in mano al centrosinistra. Ma il passaggio principale della sua lunga conferenza stampa è stato l’invito a un vertice immediato per ridefinire “l’orizzonte, la prospettiva, il progetto politico della coalizione”.
“Rimane un tema che ci penalizza – ha spiegato Meloni – i tre partiti hanno tre posizioni differenti. È evidente che soprattutto nel momento in cui un pezzo del centrodestra governa insieme al centrosinistra, ciò rende difficile creare un’alternativa chiara e provoca disorientamento nell’elettorato del centrodestra, soprattutto nel secondo turno. C’è un problema di identità complessiva della coalizione”.
Un messaggio duro, inviato soprattutto alla Lega. Tanto da ribadire: “Non so quanto sia utile stare al governo per fare quello che vuole il centrosinistra”. Difficile, però, immaginare che uno tra Salvini e Berlusconi possa fare passi indietro e passare all’opposizione. Tanto che lo stesso Ignazio La Russa ha poi provato a tracciare la strada: “Maggior coordinamento del centrodestra, anche un intergruppo parlamentare che ci porti finalmente a proposte coese. A partire da quella per il Quirinale”.
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