Un ordine del giorno per chiedere l’abolizione del coprifuoco. Che sarà respinto, vista la convinzione con cui il governo difende il provvedimento, per evitare che la curva dei contagi possa tornare a salire pericolosamente proprio a ridosso dell’estate. Ma che Giorgia Meloni porterà lo stesso in Aula per “stanare” quel Matteo Salvini che si era sì astenuto dal voto in Consiglio dei ministri in merito, ma che ultimamente ha assunto posizioni più morbide. Con la tensione, nel blocco di centrodestra, che torna a salire.
Così si spiega la mossa di Fratelli d’Italia in merito all’orario di rientro obbligatorio: un modo per mettere a nudo la strategia ambivalente della Lega agli occhi degli elettori. Con Giorgia Meloni che ha annunciato via Facebook di voler “portare in Aula un Odg per abolire il coprifuoco. Vediamo chi lo sosterrà e chi invece si schiererà ancora una volta in favore di una misura inutile e liberticida”. Un intervento con un riferimento preciso.
Sul tema del coprifuoco, il governo segue i criteri della scienza e l’andamento epidemiologico. Come annunciato, una nuova valutazione verrò fatta a metà maggio, per decidere se rimodulare le restrizioni orarie. La mozione di Fdi, dunque, dovrebbe cadere nel vuoto, ma servirà a evidenziare l’atteggiamento del Carroccio, che nei giorni scorsi aveva protestato, prima di tornare sui propri passi.
Ai microfoni di Rtl, infatti, Matteo Salvini ha in queste ore rivisto la sua pozione: “Siamo d’accordo con Draghi, entro metà maggio ci sarà un aggiornamento in base ai dati scientifici, se continueranno a essere positivi, dal nostro punto di vista la riapertura deve essere totale, con azzeramento del coprifuoco”. Una rimozione graduale, dunque, delle restrizioni. Non certo la posizione sostenuta da Giorgia Meloni.
Ti potrebbe interessare anche: Covid, per l’Asl di La Spezia l’omosessualità è tra “i comportamenti a rischio”