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Fratelli d’Italia-ndrangheta, l’inchiesta di Report che gela la Meloni: cosa è emerso

Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia hanno un problema ‘ndrangheta? Nell’ultimo anno e mezzo Fratelli D’Italia ha infatti raggiunto il record negativo di arrestati per ‘ndrangheta. La puntata di Report, andata in onda lunedì 7 dicembre su Rai 3, ha acceso una nuova luce su questo fronte così delicato. Report, infatti, ha indagato sulle alleanze tra il partito di Giorgia Meloni e il clan mafioso Di Silvio di Latina. Il giornalista Giorgio Mottola ha intervistato Pasquale Maietta, definito da Giorgia Meloni come “uno dei migliori membri della classe dirigente del partito”. Maietta non è più parte di Fratelli d’Italia da quando è stato accusato dalla Procura di Latina di violenza privata insieme a Costantino “Cha Cha” Di Silvio, ritenuto ai vertici dell’organizzazione criminale legata ai Casamonica di Roma.

Presidente del Latina Calcio e deputato di Fratelli d’Italia, Pasquale Maietta ricopriva il delicato ruolo di tesoriere di Fratelli d’Italia alla Camera. La sua è stata una carriera politica fulminante, favorita anche dai successi della sua squadra di calcio. I Di Silvio, imparentati con i Casamonica, sono il clan di origine sinti che vive a Latina. Per anni ha dominato incontrastato in città e in buona parte dell’Agropontino grazie al traffico di droga, le estorsioni e l’usura. Le parole di Giorgia Meloni su di lui, dunque, suonano al quanto ambigue…

Pasquale Maietta intratteneva stretti rapporti con uno dei capi del clan Di Silvio, famiglia mafiosa di origine sinti. Quando Maietta fu eletto, l’amico Cha Cha festeggiò andando in giro nudo con un risciò, filmandosi mentre faceva il saluto romano. Del resto, “uno dei migliori membri della classe dirigente del partito” è così che deve comportarsi, no? Pasquale Maietta è accusato di aver messo in piedi un sistema di riciclaggio e di evasione da oltre 200 milioni di euro, che avrebbe attuato anche mentre era tesoriere del gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e presidente del Latina Calcio.

Report ha scoperto che alcune delle società che compaiono nelle carte dell’inchiesta, che vede Maietta sotto processo, avrebbero finanziato la campagna elettorale per la Camera dei deputati. La sua rete di riciclaggio arrivava fino in Svizzera e, secondo la Procura di Latina, sarebbe stata gestita dal figlio dell’avvocato di Licio Gelli. Negli ultimi tempi sembrano inoltre essere diventati più stretti i rapporti tra Fratelli d’Italia e Casapound, l’organizzazione neofascista che attraverso i suoi leader è riuscita a mettere in piedi un piccolo impero imprenditoriale che vale circa 2 milioni di euro all’anno.

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