Il caso Koulibaly scuote la Serie A. Nella serata di domenica 4 ottobre, il fortissimo giocatore del Napoli di origine senegalese è impegnato con la sua squadra allo stadio Franchi di Firenze. La partita con la Fiorentina, alla fine vinta dai napoletani, è spettacolare. Non altrettanto i cori razzisti piovuti dalla tribuna all’indirizzo di Koulibaly. Offese gravissime che è lo stesso calciatore a far notare. La Procura federale ha già aperto un’inchiesta per individuare gli eventuali responsabili. Anche la Digos fiorentina sta eseguendo accertamenti. E la Procura si prepara ad aprire un fascicolo. Intanto, sulla vicenda interviene anche Enrico Mentana che non fa sconti ai razzisti.
La Digos di Firenze sta dunque eseguendo diversi accertamenti per cercare di dare un volto e un nome ai responsabili dei cori razzisti intonati domenica sera al Franchi. Gli insulti a Koulibaly sono arrivati subito dopo la fine della partita, durante le interviste a bordo campo dei protagonisti. Gli inquirenti al momento stanno vagliando i filmati delle telecamere di sicurezza dello stadio. Da quanto si apprende, i cori sarebbero partiti dalla Curve Fiesole, quella degli ultras viola, mentre il pubblico stava defluendo.
Un’operazione molto difficile, dunque, quella che aspetta i poliziotti. Un confronto tra le immagini riprese sugli spalti dello stadio e quelle delle telecamere che invece puntano sui tornelli. Sembra comunque certo che, nei prossimi giorni, verrà inviata un’informativa alla Procura di Firenze per l’apertura di un fascicolo giudiziario. Intanto a Kuolibaly arriva una solidarietà unanime, non solo di Mentana.
“Scimmia di merda, così mi hanno chiamato. Questi soggetti non c’entrano niente con lo sport. Andrebbero identificati e tenuti fuori da ogni manifestazione”, si sfoga il giocatore. “Agli occhi di qualche coglione ha il difetto di avere la pelle di un colore diverso. – attacca senza mezzi termini Mentana – È incredibile che nel 2021 possa succedere qualcosa di simile in uno stadio”.
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