Lo scontro politico sulla guerra in Ucraina arriva anche al Maurizio Costanzo Show. Durante la registrazione dell’ultima puntata dello storico programma in onda su Canale 5, si confrontano due giornalisti: Enrico Mentana e Michele Santoro. Entrambi si considerano ‘di sinistra’, ma il conflitto scatenato da Vladimir Putin li divide profondamente. Il primo infatti si schiera senza se e senza ma dalla parte del presidente ucraino aggredito Volodymyr Zelensky. Il secondo, invece, considera profondamente sbagliato continuare ad inviare armi a Kiev.
“Non si può dare la parola a uno scienziato e poi a una persona contro la scienza, come non si può dire che Putin ha scatenato la guerra contro l’Ucraina e poi allo stesso tempo che Zelensky se l’è cercata”. È questa la riflessione di Mentana che scatena la polemica con Santoro. Secondo il direttore del tg di La7, insomma, dare spazio a chi difende in qualche modo le ragioni della Russia è come dare credito alle teorie no vax durante la pandemia.
Un paragone che non piace affatto al collega giornalista. “Sentiamo solo un’unica grande fanfara che suona sempre la stessa musica, sul Covid come sulla guerra. E allora, mandiamo pure più armi e facciamo più morti! Ho sentito definire addirittura Putin come un animale”, si sfoga l’ex conduttore tv. Ma Enrico Mentana vuole prendersi l’ultima parola. “Perché, è un vegetale? Una cosa è certa: non vedo Mosca invasa dagli ucraini”, ironizza.
Due campane che dunque sembrano suonare in modi diversi, quelle rappresentate da Enrico Mentana e Michele Santoro. Con quest’ultimo tornato prepotentemente protagonista del piccolo schermo nelle ultime settimane grazie proprio alle sue tesi controcorrente sulla guerra in Ucraina che gli sono comunque costate anche una marea di critiche.
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