Meteoropatia tra scienza e luogo comune
I luoghi comuni spesso nascondono grandi verità che la scienza dopo anni convalida e così sembra anche per l’influenza del meteo sul carattere delle persone. Si tratterebbe di una sorta di meteoropatia con cui ognuno deve convivere per tutta la vita.
Si è sempre detto, anche se in modo intuitivo che le persone dei paesi più caldi tendono ad essere più espansive, curiose, aperte al mondo, mentre si è fatta correlazione tra un carattere freddo e il clima freddo. Queste conoscenze “intuitive” sono state fatte oggetto di ulteriori analisi da parte dei ricercatori dell’Università di Pechino e il risultato dello studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Human Behaviour.
La fascia climatica forma la persona
Lo studio è stato condotto prendendo come scala di riferimento gli Stati Uniti e la Cina, la scelta non è stata casuale perché si tratta di Paesi che si estendono in latitudine e in longitudine abbracciando così diverse fasce climatiche. Infatti secondo i ricercatori coinvolti nel progetto ad influenzare il carattere delle persone non sarebbero le temperature calde o fredde, ma la fascia climatica in cui si vive.
In base alle evidenze scientifiche coloro che vivono in un Paese con fascia climatica temperata hanno una maggiore predisposizione verso il mondo e verso gli altri, inoltre sono più curiosi. Al contrario coloro che sono sottoposti a temperature estreme, troppo fredde o troppo calde, sono più chiusi e hanno poco interesse verso la socializzazione.
L’indagine su questa specie di meteoropatia è stata condotta in modo abbastanza scrupoloso e i dati di Stati Uniti e Cina sono stati trattati in modo separato. Ciò è avvenuto perché questi due Paesi oltre ad avere un’estensione tale da poter abbracciare tutte le fasce climatiche, hanno anche caratteristiche culturali diverse e quindi era importante fare in modo che i dati potessero essere il più possibile chiari e in grado di far emergere la reazione delle persone verso il clima in base anche allo stile di vita.
Dubbi sulle evidenze scientifiche fornite dall’indagine
Sono stati sottoposti a questionario 5.500 cittadini provenienti dalla Cina, gli stessi sono stati divisi per provenienza in 59 città e 1,66 milioni di cittadini americani provenienti da 12.500 comuni. Dalla ricerca è emerso, in entrambi i Paesi, che chi vive ad una temperatura media di 22°C ha un carattere più estroverso, è emotivamente stabile e pronto a nuove avventure, mentre chi vive in temperature più estreme non ha tali qualità. L’importanza della fascia climatica, secondo i ricercatori è tale da superare anche l’importanza sulla formazione caratteriale del sesso, dell’età e del reddito.
Sulla bontà di questa ricerca sulla meteoropatia non mancano però dubbi, infatti, lo psicologo Evert Van de Vliert fa notare che vi sono delle incongruenze. In particolare ha notato che tra i cittadini cinesi che vivono in un clima rigido e quelli americani che vivono in un clima simile vi sono delle differenze di abitudini sociali. I cittadini cinesi che vivono a Heilongjiang, Xinjiang e Shandong pur trovandosi nella stessa fascia climatica di quelli che abitano nel Nord o Sud Dakota, regioni fredde, sono più socievoli rispetto a quest’ultimi. Gli stessi abitanti cinesi sono più socievoli anche dei “concittadini” che abitano nello Sichuan che ha un clima temperato.
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