“Mi dimetto con effetto immediato da sottosegretario del governo e lo comunicherò nelle prossime ore” alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Questo l’annuncio a sorpresa del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi al termine di un evento a Milano.
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Interrogato poi sulla sua reazione alle inchieste dei giornalisti di Report e de Il Fatto Quotidiano, Sgarbi ha risposto: “Non mi devo scusare con nessuno, ho espresso le mie imprecazioni come fa chiunque”. E a chi gli chiedeva quale fosse, in seguito alla sue reazioni, l’immagine di lui che arriva all’estero, il sottosegretario ha risposto: “Dobbiamo chiederlo all’estero”.
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Nei confronti di Sgarbi pendeva alla Camera una mozione di revoca sottoscritta da M5s, Pd e Alleanza Verdi e Sinistra, che si sarebbe dovuta votare il prossimo 15 febbraio. In quello stesso giorno, l’Antitrust dovrebbe pronunciarsi sull’incompatibilità tra le sua attività extra governo e il ruolo che ricopre al Mibact.
La notizia delle dimissioni di Sgarbi è arrivata a margine dell’evento “La Ripartenza“, in scena a Milano. Interrogato dalla stampa sull’immagine di lui percepita all’estero, il noto critico d’arte ha risposto: “Il sottosegretario non ha rilasciato nessuna intervista quindi quelle erano immagini rubate. E uno nel suo privato può dire quello che vuole”. Quanto agli auguri di morte rivolti ai giornalisti ha poi corretto il tiro: “Non rifarei l’intervista anche perché non l’ho fatta. E comunque il giornalista non morirà per questo”.