Quando Michela Murgia chiamò il suo medico giovedì mattina, disse: “Dottore, ora posso andare”. Queste parole, cariche di significato, erano l’eco di una donna che, nonostante la sua battaglia contro il cancro, era rimasta saldamente padrona della sua vita fino alla fine.
Il dottor Fabio Calabrò, il suo medico, ne parlava con profondo rispetto e ammirazione: “Anche se è difficile per noi che l’abbiamo conosciuta pensare che lei non ci sia davvero più”. Michela non era solo una paziente per lui, ma una fonte di ispirazione. Ha affermato: “Anch’io, dopo averla conosciuta, mi sento un uomo migliore. E anche un medico migliore”.
Michela ha affrontato la diagnosi con un coraggio unico. Calabrò ricorda: “Guardi, ricordo che a quel colloquio era presente anche Alessandro Giammei, il “figlio d’anima” di Michela… Lei però capì e mi chiese soltanto una cosa: quanto mi resta?”. Questo spirito indomabile e libero ha definito il suo percorso. Michela aveva fatto un patto con il suo medico: “Che Michela sarebbe stata libera di rinunciare alla cura nel momento in cui le medicine le avrebbero impedito di essere quella che era sempre stata.”
L’approccio di Michela alla malattia è stato notevolmente diverso. Calabrò riflette: “Quando Michela disse: ‘Il cancro non è una cosa che ho, è una cosa che sono’. Ha avuto una risposta straordinaria alla terapia o alla immunoterapia… Sentiva il tempo venir meno e ha raddoppiato il suo impegno, che poi era la ragione della sua esistenza.”
La resilienza di Michela è stata ammirabile. Come ha condiviso Calabrò: “Nelle ultime settimane non riusciva più a muoversi, ma ha continuato a dettare pagine e pagine con una lucidità incredibile”. La sua capacità di mantenere la sua autonomia, anche in mezzo al dolore, è stata un’ispirazione.
Il ricordo che il Dottor Calabrò ha di Michela è toccante: “Sono tanti, ma forse più di ogni altro quella volta che mi disse che quando si vive un dolore bisogna prendere atto che fa parte dell’esistenza, come può essere un momento di felicità. L’unico modo per superarlo è attraversarlo trovando il sentiero giusto.”
Michela Murgia ha vissuto e ci ha insegnato il vero significato della libertà: vivere con passione, determinazione e autenticità, anche di fronte alle sfide più difficili.