Dolore, rabbia e commozione a Primavalle, dopo l’omicidio di Michelle Causo compiuto da un suo coetaneo originario dello Sri Lanka. Gli inquirenti stanno cercando ancora di capire quale possa essere stato il movente di questo brutale assassinio compiuto a colpi di coltello. Tra le varie ipotesi, sta prendendo piede quella di un piccolo debito che la ragazza aveva con l’amico che sarebbe diventato il suo killer. Forse per droga. L’intervista rilasciata a Repubblica da Valerio, un amico intimo di Michelle, potrebbe aiutare a chiarire come sono andate veramente le cose.
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Secondo alcune voci, poi, il killer sarebbe stato spesso sotto l’effetto del cosiddetto ‘sballo viola’, o ‘purple drank’, una sostanza stupefacente che va molto di moda tra i trapper. E il ragazzo dello Sri Lanka aspirava a diventare proprio uno di loro. E proprio l’uso di questa sostanza avrebbe avuto un’influenza nel modo in cui ha ammazzato a coltellate Michelle Causo. Si tratta di una droga arrivata dagli Usa, composta da uno sciroppo per la tosse a base di codeina (un oppioide) e sprite. Sciroppo acquistabile senza ricetta medica. Gli effetti vanno da euforia ad apatia, sonnolenza, fino all’estremo rilassamento. È molto alto il rischio di sviluppare dipendenza.
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L’intervista dell’amico di Michelle Causo
Michelle Causo “era la mia migliore amica. – apre così la sua intervista l’amico della vittima – Lei si confidava con me su tutto. E ora non c’è più. Martedì sera mi ha scritto dal telefono di un amico chiedendomi di cercare O. su Instagram, perché lei non poteva contattarlo. Io non l’ho trovato, ma credo che si siano visti. Una testimone ha detto di aver sentito litigare due persone il giorno prima dell’omicidio, ovvero martedì quando lei lo stava cercando. E l’orario combacia”.
Con il suo assassino “erano amici. – conferma l’amico di Michelle Causo nell’intervista – Io l’ho conosciuto sotto casa di Michelle. Lui passava di lì e si è fermato a parlare con noi. Non mi conosceva ma ha iniziato a raccontare di tutta la storia con la sua ex Gaia. Non lo definirei un delinquente, ma un megalomane sì. Aveva un atteggiamento particolare, ma era molto educato. Girava voce che spacciasse e ho anche sentito dire che ogni tanto si faceva di coca e prendeva psicofarmaci, ma di questo non ne ho mai avuto conferma da Michelle.
Comunque, non faceva parte del nostro gruppo, ma è successo che in questo ultimo mese io e Michelle siamo usciti con lui diverse volte. Non credo che lui fosse innamorato di lei. Michelle non mi ha mai detto nulla a riguardo, ma magari non ne se ne era neanche resa conto e pensava semplicemente che stessero diventando amici. Lei era fidanzata da due anni mentre O. si era lasciato da un mese e mezzo con Gaia”.
“Ultimamente lei era diversa, riusciva ad andare a scuola solo una o due volte a settimana e spesso mi chiedeva di andare a casa sua perché stava male. – rivela poi nell’intervista l’amico di Michelle Causo – Magari può entrarci qualcosa con il fatto che ultimamente si vedesse di più con O., ma lei non mi ha mai raccontato qualcosa in particolare su di lui, era sempre vaga. E io non mi sono minimamente preoccupato del loro rapporto.
Però lui si era appena lasciato e in più Michelle veniva da un periodo difficile. Non lo so perché è finita a casa di O. La cosa strana è che lei non mi abbia detto che stava uscendo. Mi diceva tutto. Come ogni giorno, ero convinto che ci saremo visti. Ma poi non ha più risposto. Mi ha scritto per l’ultima volta alle 12,50. Dopodiché dalle 16,35 non le arrivavano più i messaggi. In quell’arco di tempo la mamma di Michelle l’ha chiamata e ha risposto Oliver dicendole di non preoccuparsi perché era con lui. Lei lo conosceva e si è fidata”, conclude.
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