Dallo Startup Weekend all’espansione nazionale, Moovenda, prima impresa italiana nel settore del food deliver, si prepara ad un 2017 di grandi novità
Tre ragazzi romani under30, poco più di 48h per conoscersi e mettersi in gioco, e un’idea che in poco più di due anni diventa una società di 18 dipendenti: è il novembre 2015 quando, durante l’edizione romana dello Startup Weekend, Simone Ridolfi, Filippo Chiricozzi e Simone Terranova creano Moovenda. Nel marzo 2017, Moovenda lancia un importante operazione di rebranding e apre a Napoli: nel frattempo, investimenti, acquisizioni, altre città, oltre 1 milione di euro di transato ed un team che cresce costantemente.
Vincenti sono anche i numeri della società, che in appena due anni diventa la prima interamente italiana in un settore fortemente competitivo come quello del food delivery e costantemente aggredito dalle multinazionali straniere: oltre al milione di euro in ordini evasi, una crescita media degli ordini del 15% su base mensile, oltre 500 ristoranti su tre città ed investimenti per un totale complessivo di 1,5 milioni di euro, di cui l’ultimo round di 335 mila euro da un pool di investitori italiani all’inizio di marzo. E poi, due acquisizioni nel 2016- quella di Loveat in gennaio e quella di iAmbrogio in dicembre- e quella fondamentale, nel 2017, di Jammefood, che apre la strada al lancio del servizio su Napoli. Dopo Roma e Viterbo, infatti, il capoluogo campano è la terza città in cui è attivo il servizio di consegne a domicilio di Moovenda, prima di altre 5 previste nel corso di quest’anno e contestuale al fondamentale rebranding che ha portato la società a vestirsi di un caldo arancio, in omaggio al proprio carattere mediterraneo, e ad affinare il logo in omaggio alla dinamicità del brand. Un passo importante per un anno importante, quello dell’espansione a livello nazionale, sottolineato da una scelta matura che rappresenta in pieno lo spirito di crescita di Moovenda nel 2017.