Vai al contenuto

Migranti, il governo approva il nuovo decreto a Cutro

Il governo, riunito in sessione straordinaria a Cutro, approva il nuovo decreto sui migranti. Si avvia alla conclusione una delle giornate politicamente più difficili del Governo Meloni. La maggioranza ha mostrato un certo disprezzo per la problematica dei migranti per mare. La piazza ha protestato contro l’arroganza del ministro Piantedosi e l’atteggiamento del governo. Pioggia di peluche per i bambini morti contro le auto blu. L’opposizione avrebbe ottenuto l’eliminazione della norma sulla sorveglianza costiera notturna da parte della marina militare, sospinta in un primo momento da Matteo Salvini. Confermato il reato di strage.
>>>>>Cdm sui migranti: in arrivo reato per strage

La strage di migranti sulle coste di Cutro

Approvato il decreto migranti, cosa prevede

Il Consiglio dei ministri ha confermato gran parte della bozza sul decreto migranti che era stata diffusa in mattinata. Si colpiscono in particolar modo gli scafisti. Chi promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato potrà essere punito con la reclusione da 2 a 6 anni (invece che da 1 a 5). In presenza di aggravanti, la pena potrà arrivare fino a 16 anni. La sanzione pecuniaria resta identica: 15mila euro per ogni persona oggetto di tratta.

È stato introdotto un nuovo reato, il 112-bis. Riguarda gli scafisti o i trafficanti che effettuano il trasporto o l’ingresso con modalità pericolose o con un trattamento inumano o degradante. La pena potrà arrivare fino a 30 anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte di più persone. La stessa pena si applica se dal fatto derivano la morte di una o più persone e lesioni gravi o gravissime a una o più persone. Se dal fatto deriva la morte di una sola persona, si applica la pena della reclusione da 15 a 24 anni. Se derivano lesioni gravi o gravissime a una o più persone, si applica la pena della reclusione da 10 a 20 anni. Il reato si considera commesso nel territorio dello Stato anche se la morte o le lesioni si verificano in acque internazionali, se la condotta è diretta a procurare l’ingresso illegale in Italia.

Viene meno la contestata norma sulla presenza della Marina militare sulle coste italiane per rafforzare la sorveglianza notturna al fianco della Guardia costiera. La norma, caldeggiata da Salvini e osteggiata da Meloni, sembrava fosse divenuta materia di Crosetto, che poi ha smentito. Dal testo finale sarebbe stata eliminata.

peluches per i bambini annegati a cutro in segno di protesta contro il governo
I peluches lanciati contro i ministri

Consiglio dei ministri a Cutro, le proteste di piazza

Sono 72 le vittime accertate per il naufragio a meno di 250 metri dalla costa di Cutro, in provincia di Crotone. Gli atteggiamenti dei rappresentanti del governo, in particolare le parole del ministro Piantedosi, hanno scaldato gli animi, insieme alla decisione di non soffermarsi a omaggiare le bare delle vittime. Per questo motivo le auto blu dei ministri sono state bersagliate da peluche idealmente dedicati ai bambini morti in mare. “Non nel mio nome” recitano i cartelli dei manifestati, che urlano “Vergogna” e “Assassini” all’indirizzo dei rappresentati del governo.

Giorgia Meloni dichiarazioni discutibili dopo il cdm a Cutro
Giorgia Meloni e le dichiarazioni piccate dopo il cdm di Cutro

Cdm a Cutro, Meloni: “Questa legge il miglior modo per onorare le vittime”

Al termine del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni rilascia alcune dichiarazioni, ponendosi di taglio nei confronti dei giornalisti e della piazza. “La norma principale del decreto appena approvato riguarda i reati legati alla tratta delle persone e prevede un aumento delle pene per il traffico dei migranti. Si introduce una nuova fattispecie di reato per chi provoca la morte o lesioni gravi per il traffico di persone che prevede una pena fino a 30 anni di reclusione”.

Dopo una breve sintesi del decreto, Meloni assume il ruolo preferito, quello della vittima, e si scaglia contro chi non la pensa come lei. “Se qualcuno pensa che i fatti del 26 febbraio ci abbiano indotto a modifica la nostra linea sbaglia di grosso”. “Non potevamo non dare un segnale che non fosse concreto: il nostro compito è cercare soluzioni e il modo migliore per onorare queste vittime è fare quello che si può fare perché queste tragedie non abbiano a ripetersi”. “Chi se la prende con il governo non spende una parola sui trafficanti che si sono fatti pagare novemila euro per mettere i migranti su questa barca e che alla prima difficoltà è andata in pezzi”.

Leggi anche: Meloni non omaggia le bare di Cutro, Decreto migranti, scontro aperto nella maggioranza.

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure