Sono già 30 i morti nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno. Lo ha affermato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, intervenendo in plenaria al Parlamento europeo.
“L’anno è ancora giovane ma finora l’Oim ha già riportato 30 morti nel Mediterraneo – spiega -. Il nostro obiettivo principale dovrebbe essere quello di prevenire viaggi pericolosi, agende sulle rotte migratorie con gli Stati di origine, di transizione e di destinazione. Combattendo i trafficanti e migliorando le regole per una migrazione regolare e con una politica europea comune per le migrazioni. Per questo abbiamo lanciato il Patto le Migrazioni e l’asilo”.
“Salvare le vite in mare è un obbligo legale e un dovere morale – ha ribadito Johansson -. Le Guardie costiere, le navi di pescatori e le navi della marina e navi mercantili portano avanti questo compito lealmente. Anche le navi delle Ong salvano molte vite. Dobbiamo riconoscere il ruolo delle Ong, non solo in mare, ma anche sulla terra, nelle foreste, nelle montagne, nei deserti”.
“Siamo sempre stati chiari: le genuine attività umanitarie di assistenza non dovrebbero essere criminalizzate – conclude -. O devono esserlo se aiutano l’ingresso illegale per profitto, questo è traffico, una semplice e chiara attività criminale”