Linea dura del governo Meloni contro l’immigrazione irregolare. Prosegue infatti il braccio di ferro tra l’esecutivo di centrodestra e le imbarcazioni delle Ong che pretendono di far sbarcare il loro carico di migranti in un porto sicuro italiano. Per il momento lo sbarco è stato permesso dalle navi Humanity 1 e Geo Barents soltanto alle persone ritenute fragili dalle nostre autorità. Inevitabile che queste scelte vadano a scontrarsi con quanto dichiarato da alcuni magistrati e dalle autorità internazionali.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sembra deciso a non mollare sullo sbarco di migranti clandestini. “Ci stiamo comportando con umanità ma fermezza sui nostri principi. In tal senso impronteremo le prossime azioni”, premette il titolare del Viminale parlando dei profughi già sbarcati a Catania. Piantedosi però avverte i comandanti della Humanity 1 e della Geo Barents che rischiano una multa da 50mila euro se non rispetteranno gli ordini del governo e non lasceranno subito il porto di Catania con i migranti che ospitano ancora a bordo.
Tutt’altro discorso invece per la nave Rise Above, alla quale è stato assegnato il porto di Reggio Calabria per far sbarcare gli 89 migranti che ha a bordo. Una differenza di comportamento da parte di Piantedosi che il quotidiano La Stampa spiega così: “Trattamento diverso, perché questa nave, anch’essa battente bandiera tedesca, non avrebbe violato la regola fondamentale, ovvero si è rapportata fin da subito con il centro di soccorso italiano”.
Insomma, l’intenzione del governo Meloni è quella di mostrarsi non contraria agli obblighi stabiliti dalla Convenzione sul mare. “Stiamo accogliendo anche altre navi che arrivano con eventi Sar (search and rescue, ndr). Non stiamo facendo mancare a nessuno l’assistenza umanitaria come ci viene internazionalmente riconosciuto”, ricorda Piantedosi che però non ha nessuna intenzione di permettere lo sbarco indiscriminato di tutti.
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