Anche l’Organizzazione mondiale delle migrazioni (Oim) contro Giorgia Meloni sui migranti. Un portavoce italiano dell’agenzia dell’Onu, Flavio Di Giacomo, smentisce infatti con un messaggio postato sui social la versione del premier italiano secondo il quale il nostro Paese deve tenere una linea più dura contro l’immigrazione clandestina per contrastare così il traffico di esseri umani nel Mediterraneo.
“Le barche di migranti che partono dalla Libia sono insicure, di pessima qualità, con un carico di persone eccessivo. – scrive su Twitter il portavoce dell’Oim Flavio Di Giacomo – Non adatte alla navigazione (unfit to travel). Possono affondare in pochi minuti in qualsiasi momento e quindi sono da considerarsi tutte a rischio di naufragio”, precisa il funzionario.
“Coloro che arrivano dalla Libia hanno subito abusi e violazioni dei diritti umani e presenta vulnerabilità che vanno identificate per attivare i meccanismi di tutela e di accoglienza specifica previsti dalla normativa italiana e internazionale. Lo sbarco immediato è urgente”, aveva invece lanciato l’allarme lo stesso Di Giacomo il 7 novembre scorso. Ma sono diversi i suoi tweet su quella che sta nuovamente tornando ad essere una emergenza.
“Il primo punto di partenza di chi arriva in Italia via mare resta la Libia. Per la maggior parte, a prescindere dal loro paese di origine, sono persone bisognose di protezione e quindi di un porto sicuro perché vittime di violenze e violazioni dei diritti umani subite proprio in Libia”, cinguettava il 5 novembre. “La lunga attesa per un porto sicuro, in condizioni che diventano sempre più difficili col passare dei giorni, rappresenta un’ulteriore (ed evitabile) sofferenza per donne, bambini e uomini in fuga dalla Libia e già vittime di torture, violenze e violazioni dei diritti umani”, lanciava un messaggio alla Meloni il primo di novembre.
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