Migranti, le modifiche al decreto Cutro. Il Governo Meloni vara un’ulteriore stretta sulla questione migratoria, dopo le ricerche “per tutto il globo terracqueo” indirizzate contro gli scafisti. Fa più paura l’aspetto ideologico dietro questo ampliamento. Come riporta Repubblica, Il governo Meloni gestisce l’emergenza dei minori migranti in modo deciso. Elimina tutte le garanzie precedentemente previste per i ragazzi che arrivano da soli e per le donne incinte, che non rientreranno più tra le categorie considerate vulnerabili per ricevere un trattamento speciale. Da adesso in poi, saranno collocati insieme agli altri nei centri, i quali, se pieni, potranno contenere il doppio delle persone rispetto alla capacità prevista.
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Sui migranti, le modifiche al decreto Cutro
Sono stringenti le politiche sui migranti e le modifiche al decreto Cutro. Nel nuovo decreto migratorio del governo Meloni, oltre alla stretta che sposta l’onere della prova sull’età dei minori, costringendo i ragazzi a dimostrare di avere meno di 18 anni. Si includono anche gli adolescenti tra i 16 e i 18 anni negli stessi centri degli adulti. Questo semplifica la gestione del problema della saturazione delle strutture destinate a ospitare i più di 21 mila minori migranti giunti da soli in Italia.
La bozza del decreto sulla sicurezza, che verrà sottoposta all’approvazione del consiglio dei ministri, prevede che se non ci sono posti disponibili nelle strutture dedicate, i ragazzi tra i 16 e i 18 anni potranno essere ospitati nei centri per adulti, seppur in padiglioni separati. Il sistema di accoglienza dei minori in Italia è completamente saturo, il governo ritiene che questa sia una soluzione al problema, invece di aumentare i posti per i minori, come richiesto dai sindaci.
Infine, il disegno di legge introduce una norma annunciata in precedenza, semplificando l’espulsione dei migranti ritenuti socialmente pericolosi, anche se sono richiedenti asilo o possiedono permessi di soggiorno a lungo termine o sono soggetti a misure preventive o procedimenti penali. Ora, essere considerati socialmente pericolosi è sufficiente per essere espulsi per ordine del prefetto.
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