Un barchino pieno di migranti abbandonato in zona Sar maltese, a 25 migli da Lampedusa, dalla nave madre, poi fuggita via. n altro barcone con 120 persone a bordo in zona Sar libica con il motore in avaria e nessun intervento in campo. Altri due gommoni in difficoltà e uno affondato. A segnalare i due nuovi casi di emergenza nel Mediterraneo sono aerei militari di Frontex, il Colibrì e Alarm Phone, il centralino a cui si rivolgono i migranti in partenza.
L’aereo Colibrì ha segnalato anche un gommone già affondatoSenza alcuna soluzione resta invece il caso Sea Watch. All’ottavo giorno in mezzo al mare al confine con le acque internazionali italiane di fronte a Lampedusa per sollecitare l’assegnazione di un porto sicuro alla nave della Ong tedesca interviene l’Onu. ” Chiediamo all’Europa di consentire lo sbarco delle persone a bordo della Sea Watch, che da otto giorni ha a bordo 43 migranti, tra cui tre minori non accompagnati. Questi – sottolinea l’Alto commissariato per i rifugiati (Unhcr) – hanno urgente bisogno di un porto sicuro che non può essere in Libia”.Intanto a bordo della Sea Watch i migranti sono sempre più preoccupati. Delle lettere su fogli A4 a comporre la scritta “don’t forget about us”, non dimenticatevi di noi, sorrette dalle 43 persone a bordo, è la foto postata su Twitter dalla Ong. “Il divieto che ci impedisce di entrare nelle acque italiane – dice la portavoce della Ong tedesca Giorgia Linardi – è anche un divieto che impedisce al comandante di esercitare un suo diritto sacrosanto, quello di sbarcare prima possibile le persone in un porto sicuro, considerato lo stato di emergenza umanitaria a bordo
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