La piccola Diana è morta di stenti. È questo il terribile destino toccato in sorte ad una bimba di appena 16 mesi. La piccola abitava a Milano in via Parea, tra l’aeroporto di Linate e l’ospedale Monzino. Colpevole della sua tragica fine è la mamma, Alessia Pifferi di 37 anni, che secondo le prime ricostruzioni ha lasciato la figlia da sola in casa per sei giorni, ritrovandola poi senza vita al momento del suo ritorno da un viaggio. Una storia agghiacciante che sta sconvolgendo l’opinione pubblica.
La protagonista della vicenda è questa donna che ha partorito la sua bambina nel gennaio del 2021 senza conoscere l’identità del padre. Alessia Pifferi si sarebbe inoltre accorta della gravidanza solo al settimo mese. Anche per questo motivo sono in corso accertamenti sul suo reale stato psicologico. Questa tragica storia ha avuto inizio giovedì scorso, quando Alessia è andata a trovare il suo compagno che risiede in provincia di Bergamo, senza però preoccuparsi di lasciare da sola la figlia ancora troppo piccola.
Ieri, ad una settimana esatta dalla sua partenza, la donna è rientrata nel suo appartamento facendo la terribile scoperta. La piccola Diana si trovava riversa su un lettino da campeggio. Al suo fianco aveva un biberon e una boccettina di benzodiazepine. Le stanze erano tutte in disordine e il frigorifero risultava totalmente vuoto. Insomma, a quanto pare la bambina sarebbe morta di stenti.
Una fine terribile provocata dall’incoscienza di una madre che, una volta fermata dalla polizia con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, ha anche avuto il coraggio di dire: “Sapevo che poteva morire”. Alessia Pifferi ha anche confessato che non era la prima volta che lasciava da sola la figlia. Almeno in de fine settimana si era verificata la stessa situazione. Non sembra che la donna abbia problemi di droga. Quanto è accaduto potrebbe essere stato provocato solo dalla sua mente malata.
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