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Milionari: aumentano i patrimoni dei più ricchi e cresce la disparità sociale nel mondo

Il quadro emerso dagli ultimi dati

La situazione relativa alla ricchezza mondiale si è evoluta velocemente dallo scoppio della grande crisi finanziaria e oggi, a distanza di circa dieci anni, le tendenze non si sono affatto involute, anzi, la realtà si è polarizzata ulteriormente e le ricchezze sono sempre più concentrate nelle mani di pochi milionari.
Gli ultimi dati ufficiali rilasciati da Credit Suisse dicono che, nella classifica delle popolazioni mondiali in base alla ricchezza, la metà inferiore della graduatoria non possiede più dell’1% della ricchezza totale, il 10% circa detiene l’88% e nelle mani dell’1% dei super ricchi è concentrata la gran parte del patrimonio della parte alta di classifica.
In poche parole le risorse finanziarie del pianeta sono oggi concentrate nelle mani di pochi milionari e, stando alle tendenze registrate negli ultimi anni, i beni saranno via via concentrati in sempre meno tasche. Per essere nella parte ricca del mondo oggi è sufficiente avere un misero patrimonio di circa 3500 dollari, ovviamente sottratti i debiti, mentre con 77000 dollari si entra nel club dei fortunati appartenenti al 10% che possiede l’88% delle ricchezze.

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Lo sviluppo della piramide della ricchezza

Attualmente in tutto il mondo ci sono circa 36 milioni di milionari, che possiedono complessivamente 130 mila miliardi di dollari. Praticamente è come se in uno stato di medie dimensioni, come ad esempio la Polonia, abitato da soli ricchi, si concentrassero quasi tutti i beni del mondo.
Dall’altra ci sono i poveri, precisamente 3,5 miliardi di adulti che hanno a disposizione meno di 10000 dollari ognuno. Questa categoria comprende il 70% della popolazione che si trova in età lavorativa e, nonostante ciò, rappresenta soltanto il 2,7% del patrimonio mondiale. L’Italia è da poco entrata nella top ten degli Stati in cui la ricchezza è cresciuta di più e circa il 4% dei milionari di tutto il pianeta risiede nel nostro Paese.
Come prevedibile, tra le nazioni con il maggior numero di milionari spiccano gli Stati Uniti che, potendo contare su condizioni di mercato già floride e solide, non hanno risentito eccessivamente della crisi finanziaria. Gli USA da soli nell’ultimo anno circa sono riusciti a produrre metà della ricchezza generata in tutto il mondo. Per quanto riguarda l’Europa, il Paese con le percentuali migliori risulta la Svizzera.

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Le conseguenze per i Millennials

Se le poche famiglie fortunate di milionari non avranno problemi, almeno a livello finanziario, tutti gli altri Millennials dovranno fare i conti con condizioni di mercato già difficili che, nel futuro, si complicheranno ulteriormente. Questa generazione sfortunata avrà grandi problemi ad arricchirsi e mettere da parte qualcosa.
Disoccupazione, disparità di reddito, aumento del costo della vita e crescita dei debiti sono fenomeni con cui conviene imparare a convivere, perché alcuni sondaggi hanno messo in evidenza che, rispetto agli anni passati, coloro che hanno tra i 30 e i 39 anni si stanno impoverendo sempre di più e particolarmente in fretta.
Che la distribuzione iniqua delle ricchezze continuerà è un dato di fatto ormai certo e, più che preoccuparsi della creazione di un patrimonio, i non miliardari dovranno piuttosto mirare ad evitare di avere debiti. C’è chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno e afferma che questa situazione si può prendere come un’opportunità per trovare stili di vita più attivi e salutari. Forse è così, ma per molti sarebbe una magra consolazione.

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