“Ritengo che sia drammatico che abbiamo le scuole ancora chiuse e che molte regioni abbiano impostato decisioni autonome diverse”. È quanto ha detto il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo a Dimartedì, in onda su La7. “La scuola deve essere in presenza, oggi abbiamo 4 milioni di ragazzi che stanno a casa da marzo. Il momento scolastico è in sicurezza, il contagio è precedente o successivo. Serve riaprire”. Miozzo è dunque categorico, e le sue parole hanno creato una reazione a catena, portando sul banco degli imputati, ovviamente, la ministra Azzolina, rea di non essere stata in grado – in 8 mesi – di organizzare una riapertura in totale sicurezza per evitare tutto questo.
“Dopo il fallimento della riapertura delle scuole in sicurezza, purtroppo adesso la comunità scolastica deve fare i conti anche con il fallimento della didattica a distanza. 1 studente su 4, secondo l’Istat non è raggiunto dalla didattica a distanza, mentre per un altro su 4 ci sono spesso problemi di connessione; le scuole inoltre non hanno un sistema di connessione tale da garantire la trasmissione delle lezioni dalle classi agli alunni a casa. Purtroppo siamo tornati ai livelli del diritto allo studio del secolo scorso, dove solo i figli delle famiglie benestanti potevano avere diritto all’istruzione”, hanno detto in una nota i deputati della Lega Rossano Sasso e Luca Toccalini, membri della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.
“Oggi l’ascensore sociale della scuola si è bloccato, ed il figlio del disoccupato non ha più gli stessi diritti del figlio del dottore o dell’avvocato. Non sono bastati 8 mesi al Ministro Azzolina per consentire agli studenti Italiani di poter tornare a scuola in sicurezza, nè sono bastati per poter organizzare la DAD in maniera opportuna.
La comunità scolastica è avvilita, con gli studenti allo sbando, i docenti demotivati ed i genitori avviliti, ma per il Ministro Azzolina va tutto bene”, concludono.
La ministra Azzolina, intervenendo a Carta Bianca, ha replicato: “Dobbiamo agire con molta prudenza, osservare bene quello che accadrà nei prossimi giorni alla curva, successivamente credo che la scuola al suo interno sia ben organizzata, ha regole ferree che abbiamo preparato durante l’estate e i nostri ragazzi sono stati molto responsabili all’interno delle scuole, indossato le mascherine, sono stati distanziati. Ci deve essere un ritorno graduale dei nostri studenti a scuola”. Chissà cosa ne pensa Miozzo…
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