I missili di Mosca non risparmiano neanche il Segretario Generale dell’Onu. Giovedì 28 aprile Antonio Guterres si reca in visita a Kiev, dopo essere già stato a Mosca alcuni giorni fa. Ma durante la conferenza stampa congiunta tra lui e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nella capitale ucraina si verificano alcune forti esplosioni.
Ci sono pochi dubbi che a causarle sia stato un attacco missilistico russo. Ad essere colpita in particolar modo è stata una zona della città vicina all’ambasciata della Gran Bretagna. Secondo fonti ucraine sarebbe stato colpito anche un edificio residenziale, provocando almeno 10 feriti. Secondo alcuni commentatori l’attacco russo rappresenterebbe una rappresaglia proprio contro le minacce pronunciate dal governo di Londra poco prima. Ma lo stesso Zelensky ritiene senza dubbio che sia stato un atto deliberato per umiliare le Nazioni Unite.
“Oggi, subito dopo la fine dei nostri colloqui (con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ndr) a Kiev, i missili russi sono volati nella città. 5 missili. – denuncia in un video Zelensky – Questo la dice lunga sul vero atteggiamento della Russia nei confronti delle istituzioni globali, sugli sforzi della leadership russa per umiliare le Nazioni Unite e tutto il resto che l’organizzazione rappresenta. E quindi richiede una risposta appropriata e potente.
Ma quella del presidente ucraino non è l’unica reazione all’attacco russo. “Mi ha scioccato. – commenta concitato lo stesso Guterres – Non perché ci fossi io, ma perché Kiev è una città sacra sia per gli ucraini che per i russi”. Poco dopo arriva anche il commento del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. “La Russia ha colpito Kiev con missili cruise. Attacca il ministro – Con questo efferato atto di barbarie la Russia dimostra ancora una volta il suo atteggiamento nei confronti dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo”, conclude poi Kuleba.
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