“Lo ripeto ancora una volta: i nostri Zircon non hanno rivali al mondo”. Vladimir Putin porta la guerra nel Mar Mediterraneo, mandando in missione verso Gibilterra la fregata “Ammiraglio Gorshkov”, l’unica che può imbarcare i missili Zircon, ordigni supersonici che sfiorano i diecimila chilometri all’ora. Per il Cremlino si tratta di una missione importantissima, con le sofisticatissime armi hi-tech progettate per battere le difese delle portaerei americane. Fino ad oggi nessuna unità operativa della marina russa aveva mai schierato tali apparecchiature. Le esercitazioni, come annunciate alla vigilia di Natale dal ministro della Difesa russo Serghej Shoigu, sono terminate pochi giorni prima di capodanno e la fregata di Putin e pronta per partire “per un lungo viaggio nei mari del mondo”. Secondo la Tass, la destinazione della fregata è proprio il Mediterraneo.
E’ chiaro che l’obiettivo della missione russa è abbattere le portaerei americane con i missili Zircon, otto volte più veloci del suono, capaci di toccare i 9800 chilometri orari grazie a un propulsore chiamato ram-jet e di trasportare ognuno una testata nucleare o una convenzionale con 400 chili di esplosivo ad alto potenziale. La fregata russa è un vero e proprio arsenale, una santabarbara galleggiante dotata anche di missili cruise Kaliber, usati spesso nei raid contro gli obiettivi ucraini. Dispone anche di trentadue missili terra-aria, un cannone da 130 millimetri, due mitragliere a canne rotanti e otto siluri.
La Nato è in fibrillazione e attenziona il viaggio della “Ammiraglio Gorshko” con molta attenzione, seguendone la navigazione verso Gibilterra. Una volta nel mediterraneo, non è detto che non cerchi di provocare la squadra americana guidata dalla portaerei nucleare “George H. W. Bush” che si muove scortata da un incrociatore e tre caccia ed ora è nel porto di Marsiglia.