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Dopo Chiara Ferragni anche Giulia Salemi contro il sindaco di Milano: “Una vergogna”

Che nelle città italiane le condizioni di sicurezza siano peggiorate negli ultimi anni è un dato di fatto, nonostante gli amministratori locali si affrettino a negare questa circostanza. Tra furti, rapine, violenze e stupri, la microcriminalità sembra farla sempre più da padrona in centri come Milano, Torino, Roma, Napoli e altri. Stavolta ad accendere i riflettori della cronaca ci ha pensato però Giulia Salemi, scossa per l’aggressione subita da un suo amico in pieno centro a Milano nel pomeriggio. L’influencer punta il dito contro il sindaco Beppe Sala. Come del resto aveva già fatto la sua collega Chiara Ferragni circa un anno fa.
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Giulia Salemi Milano Sala

“Sono angosciata e amareggiata dalla violenza che continua ad esserci a Milano. – scriveva preoccupata Chiara Ferragni su Instagram nel luglio del 2022 – Ogni giorno ho conoscenti e cari che vengono rapinati in casa. Piccoli negozi al dettaglio di quartiere che vengono svuotati dell’incasso giornaliero. Persone fermate per strada con armi e derubate di tutto. La situazione è fuori controllo. Per noi e i nostri figli abbiamo bisogno di fare qualcosa. Mi appello al nostro sindaco Beppe Sala”, concludeva. Ora arriva il turno di Giulia Salemi.
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Milano: Giulia Salemi contro Beppe Sala

A scatenare l’ira dell’influencer è stata come già accennato l’aggressione subita a Milano da Michele, un ragazzo che per caso anche lei conosce. Del caso ne parla Simona Branchetti nel corso di Morning Show, il programma che conduce su Canale 5 al mattino. “È allarme sicurezza nelle nostre città?”, domanda la conduttrice al pubblico provocando una lunga serie di risposte social, tra cui quella di Giulia Salemi.

“Molto dispiaciuta di vedere questo video perché conosco il ragazzo aggredito. – scrive su Instagram Giulia Salemi – Ma a prescindere, è una vergogna quello che continua a succedere a Milano, per di più in centro e alle cinque di pomeriggio. Qualcuno vuole fare qualcosa o andiamo avanti così?”, conclude senza nominare Sala, ma riferendosi chiaramente a lui.
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