Wear sustain, l’innovazione tecnologica è il futuro della moda sostenibile
Quanto incide l’industria tessile e dell’abbigliamento sull’ambiente? Il mondo aziendale sta finalmente cambiando direzione, avviandosi verso la strada dell’ecosostenibilità.
Così, a supporto di questa decisione epocale è giunta la Commissione Europea, che ha finanziato un’iniziativa a dir poco sorprendente: Wear Sustain è stata istituita con lo scopo di produrre una moda sostenibile, attraverso tutte le fasi della filiera, ottenendo inoltre finanziamenti per lo sviluppo dell’avanguardia del settore.
In altre parole, una moda high tech, rivolta a creare in settore più etico e sostenibile.
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Cos’è WEAR SUSTAIN
Si tratta di un consorzio che mette insieme università, aziende e progetti sparsi in tutta Europa. Grazie alla presentazione del progetto in maniera dettagliata, Wear Sustain ha vinto il bando Horizon 2020, presentando come incentivare la produzione di accessori e tessuti innovativi, iperconnessi, ma soprattutto 100% sostenibili.
Il progetto fa parte a sua volta di un fondo europeo più ampio: si chiama Starts ed ha lo scopo di incentivare la collaborazione tra scienziati e artisti.
Qual’è l’obiettivo? “L’obiettivo di Wear Sustain è focalizzato sulle qualità funzionali inedite che le tecnologie possono offrire agli abiti e ai tessuti. Ad esempio l’uso di dispositivi indossabili, o incorporati nei tessuti, il design circolare nella produzione e nel riciclo, dispositivi che permettano di conoscere l’inquinamento atmosferico, oppure dati relativi al proprio stato fisiologico”. Queste le parole di Marco Ricchetti, Founder del progetto Blumine.
Esistono numerosissime università coinvolte nel progetto, così come una moltissime imprese tessili: dal Digital Lab della Bulgaria, passando ad Imec in Belgio, fino alle Università Queen Mary di Londra e l’Università delle Arti di Berlino. Tutti uniti per unire competenze nei vari settori della moda affinché siano risolti tutti i problemi d’impatto ambientale, sostenibilità, qualità della materia prima e sfruttamento dei lavoratori.
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Primi risultati, nuovi progetti
Il progetto ha già ottenuto risultati a dir poco sorprendenti: tra i prodotti già realizzati accenniamo MycoTEX, un tessuto biodegradabile ricavato dai funghi, Sensewear, una collezione di abiti pensata appositamente per unire comfort e relax utilizzando le nuove tecnologie e Brawas, le cuffie che sono in grado di cambiare da sole la musica a seconda dello stato d’animo rilevato da chi sta ascoltando.
Wear Sustain ha lo scopo di sostenere tutti i progetti ad essa dedicati. La cifra stanziata dalla Commissione Europea si aggira intorno ai 2,4 milioni di euro. Basta presentare un progetto che coinvolga la mente e il cuore della giuria internazionale preposta per accedere ai fondi.
Scelti 22 progetti per il 2017, se ne stima il doppio per l’anno in corso. La rivoluzione della moda sostenibile è finalmente iniziata.