Trasferirsi in una nuova città, senza conoscere nessuno e senza alcun punto di riferimento può rappresentare un cambiamento difficile da accettare. Cercare una nuova casa, inoltre è un grande stress: sceglierla e decidere di vivere per un lungo periodo può essere alquanto difficile, soprattutto se il mercato immobiliare si presenta ai nostri occhi e alle nostre tasche come competitivo, ma soprattutto molto costoso. Lo stesso vale se si possiede una proprietà dalla quale si vuole ricavare una rendita, ma non si trovano affittuari adeguati e la gestione diventa complicata.
La startup Bungalow è la novità del settore: sta cercando di risolvere questi problemi, offendo una piattaforma che non teme la concorrenza.
Bungalow ha appena raccolto circa 14 milioni di dollari, guidati da Khosla Ventures e con la partecipazione di Founders Fund, Atomic VC, Cherubic Ventures e Wing Ventures. Di cosa si tratta? In pratica i servizi offrono affitti di posti relativamente convenienti, ma offrendo la condivisione di una spesa con altri coinquilini che sono stati appositamente controllati e scelti dalla stessa piattaforma di Bungalow. Luoghi da sogno, ad un prezzo più che accessibile.
Leggi anche: Sensat è la startup britannica che ha già raccolto 4,5 milioni di dollari, ecco perchè
I vantaggi di affidarsi a Bungalow
Keith Rabois di Khosla entrerà a far parte del consiglio di amministrazione. Intanto la startup ha fatto sapere che ha alzato un fondo di debito di 50 milioni di dollari per alimentare i suoi costi di crescita interna.
Bungalow, che unisce WeLive, OpenDoor, Common, Roam e molti altre piattaforme, si propone di diventare il punto di riferimento più economico per il mercato immobiliare, offrendo un’esperienza migliore anche rispetto alla ricerca di un compagno di stanza. Bungalow lavora a stretto contatto con i proprietari di case per affittare le loro case come inquilini principali, anche per lunghi periodi.
Inoltre Bungalow dà la possibilità di affittare la proprietà in base alle stanze: ciò garantisce sempre uno spazio privilegiato ai proprietari di casa e alla struttura stessa dell’immobile per capienza.
“Non ci sono così tante famiglie che cercano queste case a quattro, cinque, sei camere da letto e quindi il costo aggiuntivo incrementale per quelle camere da letto aggiuntive non è commisurato alla tariffa individuale alla quale possiamo affittare quelle singole camere“, afferma il co-fondatore e CEO di Bungalow Andrew Collins. “Quindi siamo stati capaci di creare valore da questo con la scala di quel margine proprio all’interno di quelle date case grazie ad accoppiamento incredibilmente redditizio ed eccitante”.
Per l’affittuario, ovvero colui che cerca a una stanza in queste case di lusso, Bungalow rappresenta circa il 30-40 percento in meno rispetto al mercato tradizionale. A seconda dell’andamento ovviamente, i prezzi possono variare. Bungalow fornisce anche spazi comuni condivisi, utenze, Wi-Fi e servizio di pulizia, tutto nel costo del noleggio mensile. Oltre a ciò ospita eventi mensili per i membri nelle sue proprietà per dibattiti e proponimento di idee.
Leggi anche: Avviare un’impresa: i segreti delle startup di successo
Obiettivi futuri
Attualmente Bungalow gestisce 200 proprietà in sette mercati, tra cui la Baia di San Francisco, Los Angeles, New York, Portland, San Diego, Seattle e Washington DC. In totale, attualmente sono 750 le persone che risiedono in una proprietà affittata dal Bungalow. Prima di trasferirsi, tutti i residenti devono prima passare attraverso il credito e i controlli di background, nonché effettuare delle interviste con i residenti. Ma questo processo può anche accadere in modo rapido: alcune persone si sono trasferite nello stesso giorno, e in media ci mettono dai 10 ai 20 giorni.
Mentre il modello attuale di Bungalow sta ottenendo successo tra i proprietari di case, è però nato per essere impostato su qualsiasi tipo di attività, che si tratti di una joint-venture o di proprietà indipendente da Bungalow. Entro i prossimi 6-12 mesi, la startup ha in proposito di lanciarsi in 12 nuovi mercati negli Stati Uniti ed entro il prossimo anno spera di espandere la propria offerta al di fuori degli Stati Uniti.