Non sono solo le opposizioni a dare addosso a Virginia Raggi, che in passato si era anche trovata a fare i conti con Matteo Salvini e i commenti poco lusinghieri verso la sua amministrazione. Ora la sindaca si trova a fare i conti anche con il fuoco amico, quello che arriva da una presidente del Movimento Cinque Stelle, la minisindaca del Municipio VII Monica Lozzi. Da Facebook, ecco arrivare infatti l’attacco al Campidoglio “che si sarebbe appropriato al livello comunicativo della riapertura della scuola Guido Milanesi in via Tropea”.
“Tutta l’attività relativa ai lavori per la riapertura della scuola è stata svolta unicamente dal Municipio VII. L’unico contributo degli uffici comunali, tardivo rispetto alle nostre richieste di interlocuzione, si è limitato – a seguito della protesta in Campidoglio di alcuni genitori – alla nostra convocazione e all’ascolto di tutte le iniziative messe da noi in campo per la riapertura della scuola” attacca la Lozzi via Facebook. Cara sindaca Virginia Raggi, prima di scrivere questo post ho contato fino a 10, e a 11 ero ancora più convinta di doverlo fare, anche solo per il rispetto che provo per il lavoro immenso svolto dalla mia assessora Elena de Santis”.
Poi è arrivata la specifica: “Tutta l’attività relativa ai lavori per la riapertura della scuola è stata svolta unicamente dal municipio VII. Nel finale, la minisindaca ha ribadito tutta la sua stima, ‘immutata’, alla Raggi”. “L’unico contributo degli uffici comunali, tardivo rispetto alle nostre richieste di interlocuzione, si è limitato – a seguito della protesta in Campidoglio di alcuni genitori – alla nostra convocazione e all’ascolto di tutte le iniziative messe da noi in campo per la riapertura della scuola”.
Il Municipio, spiega Lozzi, “ha trovato le soluzioni in maniera del tutto autonoma e senza alcun ausilio dei suoi uffici; dopo incontri, riunioni fiume, telefonate, pec e ogni altro mezzo di comunicazione esistente, grazie alla collaborazione della dirigente scolastica e del responsabile servizio prevenzione e protezione (rspp), abbiamo trovato una via d’uscita e poi semplicemente l’abbiamo comunicata in una riunione nella quale erano presenti la vicecapo di gabinetto – la dott.ssa Acerbi – un vicedirettore del Comune di Roma, ed alcuni addetti alla comunicazione, figure queste ultime solitamente estranee a riunioni operative. Sentirci quindi definire dalla dott.ssa Acerbi disattenti nell’osservanza dei tempi per l’effettuazione degli interventi ci ha profondamente amareggiati”.