“Scagiono i dirigenti Rai, perché usavo quella maglietta per tutte le prove di quel giorno. Serviva una maglietta per sudare e non ne avevo altre. Qualcuno ha voluto farmi fuori dopo. Evidentemente non gradiva la mia presenza in quella trasmissione. Mi spiace molto anche per Milly Carlucci, che non ha colpe”.
Così Enrico Montesano a La Zanzara, trasmissione radiofonica condotta per Radio 24 da Giuseppe Cruciani e David Parenzo.
Lo stesso Cruciani, incalza l’attore romano: “Ma hai messo addosso un simbolo usato dai fascisti che vanno nei cortei e a Predappio”.
“Ma quello è un battaglione di eroi che ha ricevuto la medaglia d’oro dallo Stato italiano, andate sul sito del Quirinale a controllare. Mo se uno indossa la maglia di Che Guevara che ha comunque ucciso delle persone, o che so, le bandiere con Stalin, non è che sono tutti assassini o criminali”.
“Ma se non dai colpe a nessuno, come pensi ti abbiano eliminato?”, chiede Cruciani. E Montesano risponde: “Beh non scagiono tutti, qualcuno che non gradiva la mia presenza lì c’era. Sto valutando i ricorsi, ma quello che resta è che sono stato trattato come un mafioso pluriomicida e vorrei come minimo che mi chiedessero scusa”.
Non sono tanti i nomi che restano fuori da quella che potremmo definire una specie di “amnistia” di Montesano. Per esempio nel suo lungo elenco di “assoluzioni” non c’è la solita Selvaggia Lucarelli, giurata di Ballando con le stelle, che è stata tra le prime, se non la prima, a riprendere la questione, scrivendo successivamente che “Enrico Montesano ha avuto un’opportunità non scontata a seguito di un’offerta non condivisa da molti (me compresa). Un’offerta generosa, che era quella di dargli la chance di andare oltre le cose terribili che ha detto sul Covid, di regalargli una pista su cui tornare a essere Montesano e non uno sciroccato che parla di scie chimiche, sangue infetto e vaccini killer.
Ha preso questo enorme regalo che gli è stato fatto e l’ha sprecato con dolo, visto che era anche un ottimo concorrente. Questo dimostra che le seconde possibilità le merita solo chi se le guadagna. E che quello che gli abbiamo sentito dire in questi anni non era una parentesi opaca. È l’essenza”.