“La regina Elisabetta II si è spenta serenamente nel pomeriggio nel castello di Balmoral. Il re e la regina consorte resteranno a Balmoral questa sera e torneranno a Londra domani”. Con il protocollo sull’annuncio del trapasso e insieme della continuità del Regno, la prima comunicazione e insieme il significante dello stato britannico rappresenta la prima reazione alla morte della regina.
Tra i messaggi di cordoglio giunti per primi, quello dello storico ex premier John Major, che ci ha tenuto a deputare il suo ultimo saluto alla “Donna del Mondo”. Molte saranno le comunicazioni che seguiranno questa nei prossimi dieci giorni di lutto, da protocollo.
Quattro volte in Italia in visita ufficiale di stato, cinque in vacanza, mentre il cordoglio si stringe all’ambasciata di Roma, si susseguono i messaggi delle istituzioni tricolori.
Prima fra tutte quelle del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Una figura eccezionale entra nella storia”, si legge nella sua lunga e appassionata nota di cordoglio.
“Simbolo più amato del suo paese, simbolo di stabilità nel suo paese, spirito di servizio e dedizione, nonché profonda dignità sono fonte incessante di ammirazione per generazioni”, scrive il premier in carica, Mario Draghi.
È poi la volta di Tony Blair: “Abbiamo perso non solo il nostro monarca, ma la matriarca della nostra nazione, la figura che più di ogni altra ha unito il nostro Paese, ci ha tenuto in contatto con la nostra natura migliore, ha personificato tutto ciò che ci rende orgogliosi di essere britannici”.
Charles Michel, presidente del Consiglio europeo: “I nostri pensieri sono rivolti alla famiglia reale e a tutti coloro che piangono la Regina Elisabetta II nel Regno Unito e nel mondo. Chiamata Elisabetta la salda, con il suo servizio e il suo impegno non ha mai mancato di dimostrarci l’importanza di valori duraturi in un mondo moderno”.
“La nazione e il mondo intero sono sconvolti. Il nostro Paese è diventato così grande solo grazie a lei”, ha dichiarato la neopremier Liz Truss, ultima a incontrarla in un’occasione pubblica.
Seguiranno i discorsi dei nuovi regnanti e dieci giorni di lutto.