È con profondo rammarico che annunciamo la scomparsa del regista Giorgio Ferrara, avvenuta all’età di 76 anni. Ferrara, fratello maggiore del giornalista Giuliano, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema, del teatro e della cultura italiana.
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Nato a Roma e cresciuto a Mosca, dove il padre Maurizio svolgeva il ruolo di corrispondente per l’Unità, Giorgio Ferrara ha vissuto gran parte della sua vita a Venezia, insieme alla moglie Adriana Asti, celebre attrice con cui ha condiviso una lunga storia d’amore e artistica.
La carriera di Ferrara ha avuto inizio come aiuto di Luca Ronconi, uno dei più importanti registi italiani. Grazie a questa esperienza, ha lavorato con rinomati attori come Andrea Giordana, Franco Citti e Gato Barbieri. Tuttavia, è stata con Adriana Asti che ha trovato la sua musa e compagna di una vita.
Nel corso della sua carriera, Ferrara ha diretto numerose opere teatrali, spaziando tra autori come Carlo Bernari, Luigi Pirandello, August Strindberg, Carlo Goldoni, Enzo Siciliano, Franca Valeri, Natalia Ginzburg, Cesare Musatti e Corrado Augias. La sua versatilità e la sua profonda conoscenza dell’arte teatrale gli hanno permesso di creare produzioni memorabili.
Non solo teatro…
Non solo teatro, ma anche cinema: Ferrara ha diretto il film “Un cuore semplice” nel 1977, che ha ottenuto il premio speciale ai David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior regista esordiente. Nel 1984, ha realizzato il documentario “L’addio a Enrico Berlinguer”, un omaggio al segretario del Partito Comunista Italiano scomparso quell’anno.
Negli ultimi anni, Ferrara ha svolto un ruolo di grande importanza come direttore artistico. Ha guidato l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi dal 2003 al 2007 e il celebre Festival dei Due Mondi di Spoleto dal 2007 al 2020. La sua passione per l’arte e la cultura si è manifestata anche nella sua partecipazione come attore nello spettacolo “Testimone d’accusa”, tratto da una pièce di Agatha Christie, durante l’ultima stagione del Festival di Spoleto.
Il ricordo di Togliatti
Nonostante la sua notevole carriera e il suo impegno nel campo artistico, Ferrara non ha mai dimenticato le sue radici politiche. In un’intervista rilasciata in occasione del suo settantesimo compleanno, ha ricordato la sua infanzia trascorsa accanto ai leader del Partito Comunista Italiano, in particolare a Palmiro Togliatti. Ha descritto Togliatti come un uomo elegante e affascinante, dotato di una straordinaria capacità di raccontare storie e favole ai bambini.