Si è spento all’età di 85 anni il professore emerito Domenico De Masi, figura emblematica nel panorama della sociologia italiana. Il suo decesso avviene in seguito ad una malattia invasiva, scoperta lo scorso 15 agosto mentre era in vacanza a Ravello. Una notizia inaspettata che ha sconvolto l’accademico e i suoi cari: i medici del policlinico Gemelli di Roma gli avevano infatti comunicato che non gli sarebbe restato molto da vivere.
Nato a Rotello (Campobasso) il 1º febbraio del 1938, De Masi ha avuto una carriera accademica di spicco. Ricoprì il ruolo di professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, dove fu anche preside della facoltà di Scienze della comunicazione. La sua carriera non si è limitata solo all’insegnamento, ma si è estesa alla ricerca e alla consulenza.
Il suo interesse accademico abbracciò vari settori: dalla sociologia del lavoro e delle organizzazioni, alla società postindustriale; dallo sviluppo e sottosviluppo, ai sistemi urbani; dalla creatività, al tempo libero. De Masi ha anche approfondito metodi e tecniche della ricerca sociale, con un occhio di riguardo alle indagini previsionali.
La sua scomparsa lascia un vuoto immenso nel mondo accademico e in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di apprendere dai suoi insegnamenti. La comunità accademica di “La Sapienza”, e l’intero panorama della sociologia italiana, piangono la perdita di un grande maestro e pensatore.