È morto a Ginevra, in Svizzera, Vittorio Emanuele di Savoia. Avrebbe compiuto 87 anni il 12 febbraio. L’annuncio in una nota della ‘Real Casa di Savoia’: “Alle ore 7.05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra. Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile”.
Vittorio Emanuele era figlio di Umberto II, l’ultimo Re d’Italia, e di Maria José del Belgio, un retaggio che lo poneva direttamente al crocevia di due importanti case reali europee. La sua vita è stata segnata fin dall’inizio dal destino della sua famiglia: con la proclamazione della Repubblica Italiana nel 1946, seguita da un referendum che sancì la fine della monarchia, la famiglia Savoia fu costretta all’esilio.
Il rientro in Italia nel 2002
Nonostante le controversie e gli scandali che hanno talvolta offuscato la sua figura, Vittorio Emanuele ha cercato di mantenere vivo il legame con l’Italia, attraverso iniziative culturali e di rappresentanza che hanno cercato di preservare l’eredità della casa di Savoia. Nel 2002, dopo decenni di esilio, gli fu permesso di rientrare in Italia, un evento carico di simbolismo che segnò una parziale riconciliazione con il suo paese natale.
La sua morte segna la fine di un capitolo significativo nella storia italiana, quello di una monarchia che ha governato il paese per quasi un secolo. La sua figura rimane complessa, intrisa di storia, di politica e di personali vicissitudini che riflettono le turbolenze del Novecento italiano.
Mentre si attendono dettagli sulle esequie, il ricordo di Vittorio Emanuele di Savoia sopravvive non solo nei libri di storia ma nelle memorie di coloro che hanno seguito le vicissitudini della sua famiglia, simbolo di un’era conclusasi e di una memoria collettiva che continua a influenzare l’Italia moderna.
Vittorio Emanuele, luci e ombre: il giallo dell’omicidio di Dirk Hamer
Dirk Hamer è morto il 7 dicembre 1978 in seguito alla sparatoria avvenuta nella notte tra il 17 e il 18 agosto dello stesso anno sull’isola di Cavallo, in Corsica. A sparare da un’imbarcazione vicina a quella del 19enne tedesco sarebbe stato il principe Vittorio Emanuele di Savoia, che ha sempre negato le accuse finendo per essere assolto, salvo poi vantarsi di averla fatta franca, ammettendo di aver esploso lui il colpo mortale.
Questo tragico evento segnò un punto di svolta non solo per la famiglia Hamer – composta da due genitori medici e i loro quattro figli – ma anche per il principe Vittorio Emanuele, che si trovava sul suo yacht nelle vicinanze del luogo dell’incidente e venne incriminato per l’omicidio, per poi essere successivamente assolto e dichiarato innocente.
Secondo i testimoni il Savoia sparò contro di loro perché alcuni dei ragazzi avevano preso il suo gommone per tornare a riva e questo aveva fatto andare il principe su tutte le furie. Il processo che seguì la morte di Hamer decretò l’innocenza di Vittorio Emanuele ma fu sommerso di polemiche: alla vicenda è ispirata la serie Il Principe su Netflix.