Ennio Doris non ce l’ha fatta. Il fondatore di Banca Mediolanum si è spento nella notte tra il 23 e il 24 novembre. Doris era nato a Tombolo, in provincia di Padova, il 3 luglio del 1940. Ad annunciare la triste notizia sono stati la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo. I familiari hanno già fatto sapere di voler mantenere uno “stretto riserbo” in questi giorni di lutto e chiedono rispetto per la memoria del loro congiunto. I dipendenti del gruppo decidono di pubblicare una nota ufficiale. Mentre giungono le condoglianze di tutto il mondo politico e finanziario, con in testa Silvio Berlusconi.
I dipendenti e i collaboratori del gruppo Mediolanum, si legge nella nota, “si stringono uniti e partecipi attorno alla famiglia Doris e, con enorme commozione, rendono omaggio a Ennio Doris, grande uomo e straordinario imprenditore. Per oltre 40 anni – proseguono – è stato indiscusso protagonista della grande finanza italiana. Nonché imprenditore, banchiere e fondatore di Banca Mediolanum, una delle più importanti realtà del panorama bancario nazionale presente anche in Spagna, Germania e Irlanda”.
“Ci ha lasciato Ennio Doris. Un grande uomo, un grande imprenditore, un grande patriota, un grande italiano. – scrive invece Silvio Berlusconi – Un uomo generoso, altruista, sempre attento agli altri, sempre vicino a chi aveva bisogno. Ci mancherà molto, mi mancherà moltissimo. A Massimo, a Sara, a Lina la mia vicinanza e tutto il mio affetto”.
Ma le condoglianze arrivano anche dal Pd. “Di Ennio Doris ci mancheranno l’altruismo, la visione di lungo periodo e le capacità manageriali unite alla grande umanità ed empatia verso il prossimo. Alla famiglia un messaggio di sincero cordoglio nella certezza che i buoni semi piantati da Ennio Doris sapranno germogliare e riprodursi”, afferma l’eurodeputata Dem Alessandra Moretti.
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