È morto Dabney Coleman, storico attore statunitense noto per aver interpretato vari personaggi, spesso sgradevoli, burberi, narcisisti o misogini, come quelli di film come Dalle 9 alle 5… orario continuato (1980) e Tootsie (1982). Coleman aveva 92 anni: la sua morte è stata confermata dalla figlia, Quincy Coleman.
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Coleman nacque nel 1932 ad Austin, in Texas. Dopo aver prestato servizio nell’esercito, iniziò a studiare giurisprudenza all’università, ma lasciò gli studi poco prima della laurea per diventare attore. Trasferitosi a New York, debuttò a Broadway prima di cominciare a recitare in moltissimi film e programmi televisivi tra gli anni Sessanta e Settanta. Strinse in particolare un rapporto professionale molto proficuo con il regista Sydney Pollack, che lo chiamò a recitare in molti film, da La vita corre sul filo (The Slender Thread, 1965) a Tootsie, candidato al premio Oscar per il miglior film e considerato una delle commedie più riuscite della storia del cinema americano. In Tootsie, Coleman interpretava un regista di soap opera bigotto e piuttosto detestabile.
I ruoli più memorabili e acclamati di Coleman arrivarono dagli anni Ottanta in poi, dopo che interpretò in modo molto riuscito il ruolo dell’antagonista in Dalle 9 alle 5… orario continuato. Fu la voce del preside Prickly nella serie animata degli anni Novanta Quelli dell’intervallo e il capo nella commedia del 1994 Clifford. Ma chi me l’ha fatto fare?. Tuttavia, interpretò con molto successo anche ruoli più drammatici. Nel 1987 vinse un Emmy Award, il più importante riconoscimento della televisione americana, per Sworn to Silence, che raccontava le tensioni in una comunità Amish dopo una serie di omicidi. Tra il 2011 e il 2012 fu premiato invece come parte del cast della serie tv drammatica Boardwalk Empire.
La carriera di Dabney Coleman è stata caratterizzata da una straordinaria versatilità, capace di passare con disinvoltura da ruoli comici a interpretazioni drammatiche, lasciando un’impronta indelebile nel mondo del cinema e della televisione. La sua morte segna la fine di un’era per molti fan e colleghi che lo ricordano con affetto e ammirazione.