Il mondo degli elettrodomestici ha perso uno dei suoi pilastri più influenti: Roberto Bertazzoni, noto come il re degli elettrodomestici, ci ha lasciati sabato sera all’età di 81 anni. La notizia ha colpito profondamente il settore e chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo o di essere stato toccato dal suo lavoro.
La vita di Bertazzoni è stata caratterizzata da un impegno incessante verso l’innovazione e la qualità. Figlio di Vittorio Bertazzoni, fondatore della Smeg nel 1948, Roberto ha trasformato l’azienda di famiglia in una multinazionale di successo. La Smeg, acronimo di Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla, è diventata un simbolo di eccellenza nella produzione di elettrodomestici, dalla sua prima cucina, l’Elisabeth del 1955, a lavastoviglie e lavabiancheria. Questi prodotti non hanno solo rivoluzionato le cucine in tutto il mondo ma hanno anche contribuito a quella che i sociologi hanno definito “la rivoluzione candida”, facilitando l’emancipazione femminile riducendo il carico di lavoro domestico.
Sotto la guida di Bertazzoni, la Smeg ha visto una crescita esponenziale, impiegando oggi 2.600 persone e vantando cinque stabilimenti in Italia, con un giro d’affari che supera i 900 milioni di euro annui. La sua visione non si è limitata all’espansione aziendale; Bertazzoni ha infatti introdotto una forte componente di design negli elettrodomestici. Dalla metà degli anni Ottanta, ha collaborato con architetti e designer di fama mondiale per rinnovare l’estetica dei prodotti Smeg, tra cui il famoso frigorifero con linee vintage ispirate agli anni Cinquanta, arricchito da un logo creato da Franco Maria Ricci e progetti di Renzo Piano.
L’innovativo approccio di Bertazzoni non si è fermato alla produzione e al design. Nel 1979, fece una mossa audace associando il marchio Smeg alla Ferrari, sponsorizzando il team durante gli anni di Gilles Villeneuve. Questa partnership ha segnato un’epoca e ha dimostrato la sua capacità di pensare oltre i confini tradizionali dell’industria degli elettrodomestici.
Roberto Bertazzoni, nato a Guastalla nel 1942, oltre a essere una figura di spicco nel mondo industriale, ha avuto una vita ricca di riconoscimenti, tra cui la nomina a Cavaliere della Repubblica nel 1993 dal presidente Scalfaro, che ha lodato non solo la qualità e l’innovazione dei suoi prodotti ma anche il distinto stile italiano che essi rappresentano. Laureato in Economia e Commercio, ha vissuto a Parma e ha servito con distinzione in consigli di amministrazione di prestigio, come quello di Mediobanca.
La sua scomparsa lascia un vuoto nel cuore di coloro che lo conoscevano e nel settore che ha così profondamente influenzato. Smeg continua a essere un leader nel mondo degli elettrodomestici, un testimone duraturo dell’eredità di Roberto Bertazzoni, ora guidata dal figlio Vittorio. La sua visione, il suo impegno per l’eccellenza e il suo spirito innovativo saranno sempre ricordati.