Si fa sempre più ingarbugliata la drammatica vicenda della guerra in Ucraina. Sul campo di battaglia del Donbass l’esercito di Kiev sta resistendo eroicamente all’offensiva russa. Ma le armi scarseggiano e la condizione psicologica dei soldati peggiora di giorno in giorno a causa dei bombardamenti continui e delle gravi perdite subite. In soccorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky accorre il suo pari grado francese Emmanuel Macron, promettendo l’invio di armi pesanti. A dare un filo di speranza è però il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, il quale dichiara che Mosca è sempre aperta al dialogo. “Anche se “il tango si balla in due”, puntualizza.
Secondo Sergei Lavrov, dunque, Mosca è ancora aperta al dialogo con l’Unione europea “ma il tango si balla in due”. Invece “per ora i nostri partner occidentali stanno ballando la breakdance da soli”. Quella del ministro degli Esteri russo è una risposta indiretta a quanto affermato poco prima da Emmanuel Macron. Il capo dell’Eliseo ha fatto sapere che “la Francia rimarrà mobilitata per soddisfare i bisogni dell’Ucraina, comprese le armi pesanti. Abbiamo discusso di altri aiuti militari all’Ucraina”.
“La situazione sul fronte oggi non presenta cambiamenti significativi. – spiega intanto Zelensky nel suo ultimo videomessaggio – Severodonetsk, Lysychansk e altre città del Donbass, che gli occupanti considerano ora obiettivi chiave, stanno resistendo. Abbiamo alcuni sviluppi positivi nella regione di Zaporizhzhya, dove siamo riusciti a contrastare i piani degli occupanti”.
“Stiamo gradualmente avanzando nella regione di Kharkiv liberando la nostra terra. – prosegue Zelensky – Stiamo mantenendo la nostra difesa in direzione di Mykolayiv. La maggior parte degli europei sostiene l’integrazione dell’Ucraina. Se gli europei la sostengono, i politici che in alcuni Paesi sono ancora scettici non dovrebbero opporsi ai cittadini, alla società e al corso stesso della storia europea”, conclude in questo modo il presidente ucraino.
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