Tutto è bene quel che finisce bene. Stamattina noi, e la stragrande maggioranza dei quotidiani nazionali, avevamo raccontato di una vicenda che aveva letteralmente colpito tutti. Una multa di 533 euro imposta a una coppia di genitori che stava accompagnando la figlioletta leucemica, di 8 anni, all’ospedale a fare una visita. Adesso il papà ha comunicato che quella multa gli è stata giustamente annullata. Lo ha raccontato su Facebook: “Buongiorno! Un abbraccio virtuale a tutti i nostri sostenitori, ancora una volta nel momento del bisogno gli italiani dimostrano di avere un cuore grande come una casa”.
Comincia così il post di Alessandro Grippa, papà della bambina trapiantata che per una visita di controllo era stato multato per 533 euro. Multa ritirata come spiega lui stesso: “Ieri sera dopo che la notizia è uscita sui giornali ci ha chiamato prima Cinzia Ricciardi con le scuse sentite di tutto il corpo di polizia di stato dicendo che sarebbe intervenuta sulla questione e successivamente Walter Delfino che a quanto ho capito è un comandante anche lui, in definitiva LA SANZIONE È STATA ANNULLATA IN DEROGA”.
Milena ha solo 8 anni e quando deve andare a Pisa a fare le visite di controllo, vuole con sé la mamma. Con lei accanto si sente tranquilla. A luglio è stata sottoposta al trapianto di midollo al Santa Chiara di Pisa, dove ieri mattina è tornata per la visita di controllo. All’altezza del Romito a Livorno, lei e la sua famiglia sono stati fermati dalla polizia. “Abbiamo fatto vedere ai poliziotti tutta la documentazione che avevamo con noi – racconta il babbo della piccola – L’appuntamento della visita all’ospedale, la documentazione sul trapianto del midollo, il foglio rilasciato dall’Asl con l’esito del tampone negativo di nostra figlia e nostro”.
Gli agenti della polizia, dopo aver guardato la documentazione e dopo aver controllato che nessuno di loro fosse positivo al Covid-19, hanno riempito il verbale multando la donna che guidava. Nonostante la motivazione fosse più che valida dato che la piccola è leucemica. Ora, però, anche grazie al sostegno della stampa che ha denunciato l’accaduto, c’è stato il tanto atteso passo indietro.
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