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Multe prese all’estero, arriva la stretta dell’Ue: bisognerà sempre pagare

Stretta dell’Unione europea sulle multe comminate all’estero. Chi realizza le infrazioni dovrà sempre pagare. In particolare quando queste riguardano l’eccesso di velocità alla guida in stato di ebbrezza e il mancato arresto della vettura al semaforo rosso.
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Il temuto accordo europeo sulle multe senza frontiere è arrivato. L’obiettivo è di prevenire la guida spericolata all’estero e per combattere il fenomeno dell’impunità degli automobilisti. Il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno raggiunto una prima intesa, introducendo nuove norme e nuove multe.

Cosa prevede l’accordo europeo

Consiglio e Parlamento Ue hanno raggiunto una prima intesa, nella notte tra il 12 e il 13 marzo. Combattere il fenomeno dell’impunità degli automobilisti che commettono infrazioni stradali in un Paese diverso da quello di residenza. L’obiettivo vedeva una diffusa impunità.

L’Europarlamento ha rilasciato una nota: “Le norme aggiornate amplieranno l’elenco delle infrazioni al codice della strada commesse da conducenti non residenti che fanno scattare l’assistenza transfrontaliera e che possono comportare una multa per i conducenti pericolosi”.

Cosa cambia

Eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza, mancato arresto al semaforo rosso. Queste infrazioni commesse all’estero dovranno sempre essere pagate. Tra gli altri reati sempre sanzionati: il parcheggio pericoloso, il sorpasso, l’attraversamento di una linea continua e il reato “mordi e fuggi”, cioè chi commette un’infrazione e scappa.

Finora il 40% dei reati stradali transfrontalieri rimaneva impunito, da qui la necessità degli eurodeputati per la collaborazione internazionale in questo ambito.

L’accordo costringe i Paesi dell’Ue a rispondere alla richiesta di un altro Stato senza ritardo, entro due mesi dalla raccolta di tutte le informazioni necessarie. Su richiesta del Paese in cui è avvenuto il reato, lo Stato Ue di residenza del trasgressore può farsi carico della riscossione delle multe stradali, se queste sono comunque superiori a 70 euro. E dopo che siano state esaurite tutte le azioni legali.

Infine, il Paese dell’Ue in cui si è verificata l’infrazione stradale avrà undici mesi dalla data dell’infrazione per emettere un avviso di infrazione stradale. L’accordo prevede comunque le modalità per impugnare le multe.

Presto un portale online

Per aumentare la trasparenza e facilitare l’attuazione delle nuove regole, la Commissione si impegna a realizzare un portale online in cui saranno sempre elencate le regole, le opzioni di ricorso e le relative multe stradali. Anche le eccezioni.

La nota dell’Europarlamento specifica che “una targa straniera non può essere una licenza per l’impunità sulla strada. Le norme aggiornate faciliteranno lo scambio di informazioni sui trasgressori stradali tra gli Stati membri, garantendo al contempo ai conducenti un facile accesso alle informazioni necessarie, attraverso i canali di comunicazione digitale”.

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