Un caso mediatico che vede la Disney nell’occhio del ciclone per avere negato ai genitori di un bambino morto a soli 4 anni il permesso di incidere l’immagine di Spiderman sulla lapide del figlio scomparso. Lloyd, padre del piccolo Ollie, ha raccontato la sua vicenda su Facebook, sfogando il suo dolore: “L’Uomo Ragno era tutta la vita di Ollie, questa è stata l’ennesima mazzata”.
Lloyd ha raccontato che il figlio nutriva una vera e propria passione per il supereroe della Marvel. L’ultima vacanza del piccolo è stata organizzata a Disneyland affinché potesse incontrare il suo mito. Ollie è morto a dicembre, poco prima di Natale. Era affetto dalla leucodistrofia, una malattia rara che distrugge il sistema nervoso e quello cerebrale. I genitori lo hanno ricordato organizzando perfino un funerale a tema a Maidenstone, nel Kent inglese, cui ha preso parte un amico di famiglia travestito dal celebre supereroe della Marvel. Poi la decisione di commissionare una lapide che recasse impressa l’immagine dell’Uomo Ragno.
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Lloyd ha comunicato al cimitero cittadino il tipo di lapide che avrebbe voluto installare. Le autorità locali lo hanno quindi invitato a rivolgersi alla Disney per ottenere il permesso senza incorrere in una violazione del copyright. “Ero certo che mi avrebbero dato l’ok invece è stata un’altra mazzata dopo la morte di mio figlio” ha detto il padre. Proprio allora, infatti, è arrivata la doccia fredda: dal noto colosso cinematografico hanno negato l’autorizzazione.
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La motivazione è stata la seguente: “Ci sforziamo sempre di preservare l’innocenza e la magia dei nostri personaggi. Per questa ragione, purtroppo la Walt Disney non permette la loro riproduzione su tombe, lapidi, urne funerarie o altri memoriali di questo tipo”. Il padre di Ollie, che ha un’altra bambina di 6 anni affetta dalla stessa malattia di cui è morto il piccolo, si è detto sconvolto dalla decisione di Disney di negare l’autorizzazione: “Non me lo aspettavo. Mi pare una questione di denaro: i bambini contano solo quando sono vivi? Mentre riguardo al fatto che vogliano dissociare i loro protagonisti dalla morte… ma in ogni loro film muore qualcuno!”. La vicenda non è conclusa, si resta in attesa di una soluzione.
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