Napoli-Eintracht, i tedeschi provocano: “Ci hanno attaccato i napoletani”. “La polizia ci ha confermato che l‘attacco di ieri è partito dai tifosi avversari, ma questo non giustifica la violenza da entrambe le parti”. In realtà le indagini sarebbero ancora in corso, ma di certo non sono stati gli ultrà partenopei a distruggere la loro stessa città.
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“Hanno cominciato loro”, la provocazione del club tedesco sui disordini di Napoli
Non arrivano delle scuse ufficiali agli avversari, ai cittadini e alla città. Soltanto una constatazione. La posizione della dirigenza dell’Eintracht Francoforte è chiara. A cominciare sono stati i napoletani, che hanno provocato i tedeschi. E si sa, quando si provocano i tedeschi…Un auto della polizia incendiata, vetrine distrutte, lanci di sedie, scontri a colpi di mazza con la polizia. Tutto per alcune provocazioni. Il caos prima e dopo la partita di Champions League tra il Napoli e l’Eintracht di Francoforte. Il match si è concluso con la roboante vittoria per tre reti a zero del Napoli, che già si era imposto all’andata per 2 a 0 in Germania. I partenopei, allenati da Luciano Spalletti, sono passati ai quarti di finale della coppa più prestigiosa d’Europa.
“La polizia ci ha confermato che l’attacco di ieri è partito dai tifosi avversari ma anche questo non giustifica la violenza scoppiata in seguito da entrambe le parti. I divieti non portano a nulla, privano i tifosi di una partita del genere e non evitano che certe persone arrivino comunque a incontrarsi. Caos e improvvisazione hanno sostituito l’organizzazione che avevamo preparato“. Questa la striminzita dichiarazione di Philipp Reschke, membro del consiglio d’amministrazione dell’Eintracht Francoforte. “Siamo profondamente dispiaciuti per gli eventi avvenuti a Napoli, nulla giustifica questa violenza. Danneggia il calcio, l’Eintracht e i nostri sforzi per difendere i diritti di tutti i tifosi”.
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